Il parlamento di Skopje ha approvato gli emendamenti costituzionali necessari a cambiare la denominazione del paese in “Repubblica di Macedonia del Nord”, come previsto dall’accordo della scorsa estate con la Grecia.
La modifica è passata con 81 voti a favore, solo uno in più del quorum previsto dei due terzi dei deputati, grazie a un accordo tra il premier Zoran Zaev e un piccolo partito della minoranza albanese. Con il voto del parlamento Skopje ha adempiuto a tutti gli adempimenti richiesti dall’intesa, che ora dovrà venire ratificata dalla Grecia.
Se non interverranno complicazioni, l’accordo tra i due paesi metterà fine a una lunga disputa seguita al dissolvimento dell’ex Yugoslavia, durante la quale Skopje ha mantenuto la denominazione di “Ex repubblica yugosava di Macedonia” a causa del rifiuto di Atene di accettare la semplice denominazione di “Macedonia”, che avrebbe implicato ripercussioni sulla Macedonia storica, attualmente regione della Grecia. Tra i primi a congratularsi col premier Zaev, il capo del governo greco, Tsipras