Polonia, dove lo scontro politico uccide

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Decine di migliaia di persone hanno reso omaggio al sindaco di Danzica, accoltellato domenica sera. Per molti Pawel Adamowicz è vittima del clima di odio politico, da tempo diffusosi nel paese. Al microfono di Euronews alcuni tra i fondatori di Solidarnosc, il sindacato cattolico dei cantieri navali che fece cadere il regime comunista, parlano di come sia cambiata negli anni la Polonia. Per alcuni di loro lo scontro si è radicalizzato dopo la morte in un incidente aereo del presidente Lech Kaczynski; una morte che molti polacchi ascrivono alla Russia.

Altri ricordano le ambigue notizie che circolavano sul leader di Solidarnosc, Lech Walesa, in seguito diventato anche presidente della Repubblica, sospettato di aver collaborato con i servizi russi. A Euronews Walesa, in passato il nemico più agguerrito dell’ultradestra polacca, smentisce ancora una volta le accuse: “Hanno bisogno di un nemico, e se lo costruiscono attribuendo a me il ruolo dell’informatore e a loro quello di eroi”.

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