Bolsonaro nell’élite di Davos, al Forum economico si parla di ambiente

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L’attenzione alla tutela dell’ambiente non può prevaricare gli sforzi per sviluppare l’economia brasiliana. Lo ha affermato Jair Bolsonaro nel suo intervento al World Economic Forum di Davos. “Una cosa non deve essere enfatizzata più dell’altra”, ha detto il presidente di estrema destra brasiliano che non ha ripetuto però le sue controverse affermazioni riguardo all’apertura della foresta amazzonica alla speculazione economica.

“La nostra missione è ora quella di perseguire sulla strada della tutela ambientale e della biodiversità per renderle compatibili con il tanto necessario sviluppo economico e ricordando che questi due fattori sono interdipendenti e inseparabili – ha aggiunto Bolsonaro – Chi ci critica ha molto da imparare da noi. Ridurremo la pressione fiscale e semplificheremo le regole per facilitare coloro che desiderano produrre e fare impresa, investire e creare posti di lavoro. Il Brasile è ancora un’economia chiusa al commercio internazionale, cambiare questo aspetto è uno dei maggiori impegni di questo governo”.

ATTENBOROUGH RICHIAMA I LEADER MONDIALI SUL DISASTRO AMBIENTALE

Viviamo nell’Antropocene, ossia nell’Età dell’Uomo, e quello che faremo nei prossimi anni avrà profonde ripercussioni per i prossimi 5.000. Per David Attenborough, il famoso naturalista intervistato dal duca di Cambridge, il principe William, c’è bisogno proprio di un “piano”: “Possiamo creare un mondo con aria e acqua pulite, ed energie alternative”, ha detto in occasione della premiazione Crystal Award. “Sono nato nell’Oleocene, ma ora è cambiata l’era geologica: ci troviamo nell’Antropocene, e il giardino dell’Eden non c’e’ più”, ha proseguito aggiungendo che le condizioni per l’uomo stanno cambiando “velocemente” e “non si può ignorare tale evidenza” ma occorre “muoversi e agire di conseguenza senza sensi di colpa e senza indugiare oltre”. E se la gente “capisse davvero cosa è in gioco, credo che darebbe il permesso ai governi e al mondo degli affari di andare avanti cercando soluzioni pratiche”.

“Il concetto di leadership, il concetto di urgenza, è quasi come se al mondo fosse stato diagnosticato un tipo di cancro, un cancro ai polmoni, ma continua a fumare e nega di essere malato – dice ai microfoni di euronews, Jennifer Morgan, Direttrice Esecutiva Greenpeace International – Inoltre bsogna affrontarla come una vera crisi ed è questo che ancora manca, quel tipo di leadership che cice “andiamo avanti”, che non vedo in quasi nessuno, se non nei rappresentanti delle piccole isole”.

POMPEO: MOMENTO INTERESSANTE FRA BREXIT E ASCESA M5S

L’avvento di soggetti politici nuovi come Trump, Macron e il Movimento 5 stelle sulla scena politica è “il momento di verità”, il “segnale dei tempi che cambiano” e la testimonianza che le persone “si fanno domande che prima non si facevano”. Così, in collegamento con Davos, Mike Pompeo, segretario di Stato americano, parla dell’ascesa dei pentastellati, ma anche di Brexit, Trump e Macron e del desiderio degli elettori di “cambiare la politica e le alleanze politiche”.

“Viviamo in tempi interessanti: negli anni appena trascorsi, in tutto il mondo, gli elettori hanno cambiato i politici e le alleanze politiche. Qualche esempio: Brexit, l’elezione del presidente Macron in Francia, l’ascesa del Movimento 5 stelle in Italia”, ha aggiunto Pompeo

IL RIFUGIATO SOMALO: QUEI CAMPI NON SONO ETICI

“I campi per rifugiati non sono etici: si mettono le persone in luoghi remoti, fingendo che non esistano. Uccidono le persone e i loro spiriti. Ecco cosa mi tiene sveglio la notte. Trascorrero’ i miei prossimi 20 anni nel campo? I miei fratelli e le mie sorelle lo faranno?” Così, alla platea del World Economic Forum di Davos, Mohammed Hassan Mohamud, nato nel sud della Somalia in piena guerra civile e rifugiato da 20 anni con altre 185mila persone nell’area di Kakuma, in Kenya.

Dopo essere riuscito a studiare nel campo, da autodidatta, Mohamud e’ diventato “presidente di zona” a Kakuma e ha iniziato a impegnarsi per i diritti dei rifugiati: oggi lo staff di Davos lo ha invitato a co-presiedere il Forum.

ALLA COMMISSIONE UE PREMIO ECONOMIA CIRCOLARE 2019

La Commissione europea è stata insignita del premio Economia Circolare 2019 dal Forum economico mondiale e dal Forum dei giovani leader globali in riconoscimento del lavoro svolto per accelerare la transizione verso un’economia circolare che protegga l’ambiente e riduca le emissioni di gas serra, creando opportunità di lavoro, crescita e investimento.

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