Crolla una diga in Brasile: morti e dispersi, come tre anni fa

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BRUMADINHO (BRASILE) – Soccorritori ancora disperatamente al lavoro, in Brasile, per salvare circa 300 persone disperse dopo il crollo di una diga di scarti minerari nel sud-est del paese, nello stato del Minas Gerais.

Il governatore dello stato, Romeu Zema, ha dichiarato che “le probabilità di trovare ancora vivi i dispersi sono minime“.

Nove corpi senza vita sono stati recuperati venerdì subito dopo il disastro, che ha provocato un fiume di fango che ha travolto la caffetteria dove stavano pranzando un centinaio di lavoratori e la piccola località di Vila Ferteco, nella regione di Corrego do Feijao, non lontano da Belo Horizonte.

Per le operazioni di salvataggio sono impiegati circa 200 vigili del fuoco, alcuni con macchine movimento terra per scavare nelle abitazioni inghiottite dal fango.

I media sono stati invitati a non usare droni per evitare collisioni con gli elicotteri.di soccorso.

Un altro incidente, lo stesso proprietario

L’impianto è di proprietà di Vale, un gigante minerario brasiliano che è stato coinvolto (attraverso la sua controllata Samarco Mineração S.A, joint-venture tra Vale e l’anglo-australiana BHP) tre anni fa in un precedente simile crollo, a Mariana, sempre nello stato del Minas Gerais, che causò 19 morti. considerato fino ad oggi il peggior disastro ambientale del paese.

Secondo l’azienda proprietaria dell’impianto, al momento del crollo della diga erano al lavoro 427 operai, 279 dei qualiu sono stati salvati. Nel conto dei dispersi vanno, tuttavia, aggiunti anche i residenti del vicino paese, in parte travolto e distrutto dall’ondata di fango.

Il Presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha sorvolato sabato mattina l’aria del disastro..

 

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