MALAGA (SPAGNA) – Un minuto di silenzio per Julen.
Lo ha deciso e lo ha rispettato l’amministrazione comunale di Malaga, per onorare la memoria del bambino di due anni trovato senza vita – nonostante tutti gli sforzi di oltre dieci giorni per salvarlo – in un pozzo nelle campagne di Totaolan, vicino a Malaga, nel sud della Spagna.
Il ritrovamento del corpo di Julen è avvenuto durante la notte tra il 25 e il 26 gennaio.
“Abbiamo dimostrato di essere un grande paese”
Il Prefetto della regione dell’Andalusia, Alfonso Gomez Rodriguez de Celis, in conferenza stampa, ha cosi commentato:
“La Spagna è un grande paese….e gli spagnolo sono un grande popolo…lo abbiamo dismostrato i questi giorni…con una grande capacità di solidarietà e, al tempo stesso, una grande mobilitazione di soccorsi tecnici e umani, senza precedenti”.
Una famiglia sfortunata
Secondo la prima ricostruzione della disgrazia, il 13 gennaio Julen è precipitato nel pozzo, con una caduta di 71 metri, poi fermata da un cumulo di terra, che ha però travolto il bambino..
Il pozzo, stretto appena 25 centimetri, ha però una profondità di 107 metri.
La famiglia Rosello, nel 2017, aveva già perso il fratello maggiore di Julen, Oliver, morto per un attacco cardiaco mentre passeggiava in spiaggia con i genitori
“No, un’altra volta no!”, avrebbe urlato dal dolore il padre di Julen, alla notizia del ritrovamento del corpo senza vita del figlio.
Il messaggio di Sánchez
La vicenda di Julen ha tenuto con il fiato sospeso tutta la Spagna e il suo tragico finale ha toccato profondamente anche il Primo Ministro Pedro Sánchez.
Aperta un’inchiesta
Ora la Procura di Malaga ha aperto un’inchiesta per appurare possibilii responsabilità nella morte di Julen. E soprattutto perchè quel maledetto pozzo si trovava proprio là. nel terreno degli zii del bambino.