Un’ennesima tragica sparatoria negli Stati Uniti
AURORA (USA) – Un ex impiegato di una fabbrica che produce valvole, la Henry Pratt Company, ha aperto il fuoco sul posto di lavoro, ad Aurora, città di 200mila abitanti nei sobborghi di Chicago, nello stato dell’Illinois, uccidendo cinque persone e ferendo altrettanti agenti di polizia.
Licenziato, aveva minacciato vendetta
La sesta vittima è lo stesso uomo che ha aperto il fuoco, Gary Martin, di 45 anni.
È accaduto nel pomeriggio di venerd`ì, attorno alle 13.30 ora degli Stati Uniti.
Secondo alcuni testimoni, l’uomo sarebbe stato dipendente della stessa azienda per almeno quindici anni.
Ma due settimane fa ha ricevuto la lettera di licenziamento. E avrebbe minacciato vendetta. La Polizia ha ucciso l’uomo che ha provocato la strage nella fabbrica di Aurora.
Secondo la Polizia di Aurora, si tratta di un “workplace shooting”, una sparatoria sul luogo di lavoro, per motivi di risentimento personale.
Le condoglianze e le congratulazioni di Trump
Siopreso dalla notizia della sparatoria di Aurora mentre era in partenza per un week-end in Florida, il Presidente Trump ha immediatamente twittato: prima i suoi complimenti alle forze dell’ordine per aver bloccato l’uomo che ha causato la strage e poi le condoglianze alle famiglie delle vittime.
Un anno dopo Parkland
La sparatoria in fabbrica ad Aurora avviene all’indomani del primo anniversario della tragedia di Parkland, in Florida, quando un ragazzo di 19 anni, Nikolas Cruz, uccise 17 studenti all’interno del liceo Marjory Stoneman Douglas High School.
Era il 14 febbraio 2018.