La East Side Gallery rappresenta al giorno d’oggi un luogo ricco di murales dove si riuniscono durante il giorno migliaia di turisti, che colgono l’occasione per ammirare l’arte, la bellezza e la bravura degli artisti che hanno eseguito perfettamente le loro opere.
Quella che è oggi la East Side Gallery, ai tempi della divisione, era la parte del muro rivolta est (da questo il suo nome). In quel punto il muro correva parallelamente alla Sprea. Per ragioni di spazio non è stato possibile costruire tutta la complessa struttura confinaria. Dal 1989 in poi con l’abbattimento di una parte del muro di Berlino, la Germania ha interrotto definitivamente la sua divisione, riuscendo a far uscire fuori quel concetto di libertà e uguaglianza.
Da quel momento in poi la East Side Gallery è diventata la galleria all’aperto più grande al mondo, con circa 106 murales che si susseguono in 1,3 km di percorso. Al momento della caduta del muro, le pareti erano bianche ed immacolate, ma questa sorta di enorme tavolozza fu aperta agli artisti di murales dell’epoca perché la dipingessero. A questa circostanza si deve la conservazione artistica dell’unico pezzo di muro di Berlino che ancora oggi permette di capire cosa davvero rappresentasse questa ingombrante presenza nel cuore della capitale tedesca.