La Potsdamer Platz all’inizio del Novecento
Dall’inizio del Novecento fino alla fine della seconda guerra mondiale la Potsdamer Platz fu una delle piazze più trafficate e più vivaci dell’Europa. Durante il giorno era affollata di impiegati e segretarie che lavoravano qui, di uomini d’affari e turisti da tutto il mondo. Di notte la piazza diventava il centro di tutti quelli che cercavano il divertimento: c’erano cinema, teatri, bar, café e, sebbene la prostituzione fosse ufficialmente vietata, si potevano trovare anche degli ambienti a luci rosse. La Potsdamer Platz divenne famosa in tutta l’Europa e rappresentò il vero centro di Berlino. Per il traffico intenso fu installato qui, nel 1924, il primo semaforo di Berlino.
Durante la divisione di Berlino
Negli anni ’50 la piazza si trovava proprio sulla linea che divideva Berlino in due e così, il luogo che una volta era il punto più movimentato e vivace di Berlino, divenne una zona sempre più deserta e abbandonata. Soprattutto dopo la costruzione del muro di Berlino, nel 1961, tutti gli edifici rimasti ancora rovine e anche quelli malamente ricostruiti dopo la guerra furono demoliti, per motivi di sicurezza militare. La Potsdamer Platz era morta.
1990: il concerto “The Wall”
Il primo a ridare vita a quella piazza, dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, fu Roger Waters dei Pink Floyd che, nel luglio del 1990, allestì in questo spazio il mega-concerto “The Wall”, davanti a 300.000 spettatori. Il muro era in parte già abbattuto, ma Berlino era ancora divisa in due e il concerto si tenne in realtà sul territorio di due stati. Fu un evento di un grande significato simbolico che ha rafforzato notevolmente la volontà di questa metropoli con più di 3 millioni di abitanti di riunificarsi dopo 40 anni di divisione e di lasciare il passato dietro di sè.
Dopo il 1990 – la rinascita
Dopo la riunificazione della Germania nel 1990, questa zona più abbandonata di Berlino si trasformò in pochi anni in un gigantesco cantiere, il più grande d’Europa, dove, sotto la guida dei più importanti architetti del mondo, tra cui l’italiano Renzo Piano, il giapponese Arata Isozaki e il tedesco Helmut Jahn, nacquero un nuovo centro finanziario, amministrativo e commerciale con le sedi della Daimler AG, della Sony, della Bahn AG (le ferrovie tedesche) e di altre multinazionali. In più cinema, teatri, un grande centro commerciale (le “Arkaden” che nel frattempo è diventato uno dei più importanti centri commerciali di Berlino), un albergo di lusso, diversi bar e ristoranti. Per anni il cantiere fu addirittura un’attrazione turistica: un gigantesco Info-Box aperto al pubblico mostrava, oltre a una spettacolare vista panoramica sul cantiere, modelli in scala, film e simulazioni al computer della futura piazza. Ecco il VIDEO ESCLUSIVO dedicato ad uno dei punti chiave di Berlino.