E’ “ricostruzione” la parola d’ordine del popolo francese all’indomani dell’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame.
“A partire da domani sarà lanciata una raccolta fondi nazionale e internazionale” ha annunciato il presidente Macron la sera del disastro “Noi ricostruiremo, ricostruiremo Notre Dame”.
Appelli a cui hanno subito risposto due dei più ricchi e facoltosi uomini d’affari francesi. Il primo è stato Bernard Arnault, proprietario del gruppo che possiede Luis Vuitton che ha messo a disposizione 200 milioni di euro.
Il secondo è stato Fran**ç**ois-Henri Pinault, titolare di griffe come Gucci e Yves Saint Laurent, che donerà invece 100 milioni di euro.
Un totale di 300 milioni che serviranno a far tornare allo splendore originale la cattedrale parigina. I danni delle fiamme sono però ancora tutti da quantificare: la guglia simbolo dell’edificio e la volta della navata centrale sono crollate, si sono salvate le torri ma la stabilità dell’edificio è ancora da valutare. I tempi per la rinascita di Notre Dame si annunciano lunghi. Secondo gli esperti serviranno decenni.