Francia, 300 milioni di euro per la ricostruzione di Notre Dame: i tempi previsti prevedono almeno un decennio

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E’ “ricostruzione” la parola d’ordine del popolo francese all’indomani dell’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame.

“A partire da domani sarà lanciata una raccolta fondi nazionale e internazionale” ha annunciato il presidente Macron la sera del disastro “Noi ricostruiremo, ricostruiremo Notre Dame”.

Una campagna fondi è stata lanciata anche dalla Fondazione per il patrimonio della Francia, un’organizzazione privata che si occupa della salvaguardia del patrimonio culturale d’oltralpe che destinerà tutte le donazioni alla ristrutturazione.

Appelli a cui hanno subito risposto due dei più ricchi e facoltosi uomini d’affari francesi. Il primo è stato Bernard Arnault, proprietario del gruppo che possiede Luis Vuitton che ha messo a disposizione 200 milioni di euro.

Il secondo è stato Fran**ç**ois-Henri Pinault, titolare di griffe come Gucci e Yves Saint Laurent, che donerà invece 100 milioni di euro.

Un totale di 300 milioni che serviranno a far tornare allo splendore originale la cattedrale parigina. I danni delle fiamme sono però ancora tutti da quantificare: la guglia simbolo dell’edificio e la volta della navata centrale sono crollate, si sono salvate le torri ma la stabilità dell’edificio è ancora da valutare. I tempi per la rinascita di Notre Dame si annunciano lunghi. Secondo gli esperti serviranno decenni.

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