Dopo il terribile incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame, esperti di tutto il mondo hanno fatto a gara per esprimere il proprio parere sui tempi per la ricostruzione e le modalità necessarie, soprattutto dopo che il Presidente Macron ha indicato un periodo di 5 anni, giusto in tempo per le Olimpiadi del 2024, che a molti è sembrato troppo breve. Per non parlare del concorso internazionale preannunciato già all’indomani del disastro. La stima della Federazione delle imprese francesi, a esempio, la quale include 200 aziende, ha parlato di tempi che possono andare dai 10 ai 15 anni e svariati milioni di euro.
E’ possibile prendere a esempio la Gran Breatgna per imprese simili, data la sua esperienza (sic) nella ricostruzione di edifici storici. Nel 1984 l’entrata principale della cattedrale di York ha preso fuoco causando enormi danni in milioni di sterline e ci vollero 4 anni per ripararla. Ne abbiamo parlato con Peter Riddington, architetto a capo di diversi importanti progetti di ricostruzione nel Regno Unito:
Riddington ha anche lavorato alla ricostruzione del Parlamento britannico la cui struttura odierna è il risultato di una ristrutturazione di tipo vittoriano, sempre a causa di un incendio. A tal proposito Riddington ha riferito:
“La struttura del Parlamento è il cuore della politica britannica e in realtà della politica internazionale tutta – si tratta della madre del parlamento praticamente! Possono anche non piacerci molto le persone che sono all’interno, ma in realtà stiamo parlando di qualcosa di più di questo. Ecco perché è importante supportare le proposte arrivate per la restaurazione e procedere, perché altrimenti perderemmo l’edificio e non lo vorremmo allo stesso modo in cui non vorremmo che i francesi perdessero la loro cattedrale”.
Chissà se l’esempio britannico dunque potrà essere d’aiuto alle maestranze francesi.