Venezuela in preda a una guerra civile strisciante

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Non cessano gli scontri tra i manifestanti e la Guardia nazionale bolivariana a Caracas. Disordini sono avvenuti nelle vicinanze della base aerea di La Carlota, dove il 30 aprile l’autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidó, e Leopoldo Lopez, leader di Voluntad Popular, insieme ad un gruppo di militari hanno inscenato un’azione di protesta.

Nuovi incidenti

Altri incidenti sono avvenuti nella zona di La Florida, al nord di Caracas, dove gli agenti della Guardia nazionale bolivariana (Gnb) hanno utilizzato gas lacrimogeni per disperdere centinaia di oppositori. Juan Guaidó, ha annunciato un programma di scioperi scaglionati nell’amministrazione pubblica, per fa si’ che tutti i settori si uniscano ad uno sciopero generale nel Paese.

Intanto molte migliaia di sostenitori del governo del presidente Nicolás Maduro, provenienti da tutto il Paese, si sono diretti verso il Palazzo presidenziale di Miraflores, in ricordo della Giornata internazionale dei lavoratori e a sostegno della Costituzione venezuelana.

Scontro USA – RUSSIA sulla crisi di Caracas

Sul Venezuela aspro scontro a distanza fra Mosca e Washington: il Ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha detto al suo omologo americano Mike Pompeo in una conversazione telefonica che “l’ingerenza Usa negli affari interni del Venezuela” è una violazione del diritto internazionale e lo ha messo in guardia sul fatto che ulteriori passi “aggressivi” di Washington nel Paese latinoamericano comporterebbero “conseguenze gravi”. Com’è noto la Casa Bianca ha dichiarato che tutte le possibili reazioni sono sul tappeto.

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