Verso la finale di Eurovision 2019: ‘Soldi’ di Mahmood sfida l’Olanda superfavorita

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Con la seconda semifinale si è completato il quadro dei 26 paesi in gara con le loro canzoni nella finale dell’Eurovision Song Contest in programma domani sera a Tel Aviv. In questi 26 ci sono i cosiddetti ‘big five’ – Gran Bretagna, Francia, Spagna, Germania e Italia, che di diritto partecipano alla finale – e Israele, come paese vincitore della passata edizione. Nonostante sia ancora tutto in ballo, sui media circolano le indicazioni dei favoriti per la palma finale: in testa viene data l’Olanda con Duncan Laurence e la sua ballata ‘Arcade’. Segue poi la Svizzera con Luca Hanni, interprete di ‘She got me’, e la Svezia con John Lundvik autore di ‘Too late for love’, un mix di soul e rock. Occhio all’outsider Macedonia del Nord che con ‘Proud’ di Tamara Todevska ha incantato il pubblico. Ma domani sera sarà la volta appunto dei ‘big five’ e tra questi la Francia con Bilal Hassani e l’Italia con Mahmood: entrambi ritenuti possibili vincitori. Mahmood scenderà sulla pedana dell’Eurovision al 22/o posto secondo l’ordine estratto a sorte.

Si stima che almeno 200 milioni di spettatori vedranno domani sera la finale in cui sarà ospite la pop star Madonna, che ha rimandato al mittente le richieste di boicottaggio.

Mahmood: importante che l’Italia faccia una bella figura

“Per me l’importante non è tanto vincere, ma andare lì e fare una bella figura” Alla vigilia della finale dell’Eurovision Song Contest, Mahmood non sembra preso dal sacro fuoco della gara, anche se ce la metterà tutta per portare a casa il risultato. E se così fosse – racconta all’ANSA dalla sua stanza d’albergo sul lungomare di Tel Aviv, ad un passo da quello dove c’è Madonna, guest star della finale – confessa che gli piacerebbe fosse Milano la sede dell’Eurofestival, targato Italia.

“Quando andai a Sanremo giovani – spiega rilassato su un divano – nessuno mi avrebbe dato una chance e invece ho vinto. Ora che la situazione si è ribaltata, tutti ti dicono che vincerai. Vedremo…”. Fatto sta che in sala stampa dell’Expo – dove stasera ci sarà la seconda semifinale e sabato sera la finale – la sua ‘Soldi’ durante le prove è stata tra quelle più ballate e cantate dai giornalisti presenti. E’ piuttosto deciso nel ridimensionare le polemiche sul verso della canzone che mischia lo champagne e il Ramadan. “Quella frase è una metafora, solo un modo per condannare chi predica bene e razzola male. Io sono cristiano – ribadisce – e non sapevo neppure che l’avrei cantata all’Eurofestival in un periodo che è Ramadan”.

Inevitabile poi la domanda su Salvini e sul tormentone nato nel dopo Sanremo vinto da un ragazzo dal nome arabo: “L’ho visto da Costanzo – risponde senza nessun imbarazzo – ma non c’è stato un confronto reale. E non so neanche se lo vorrei. Io voglio stare lontano dalla politica e fare soltanto musica”.

Poi prende in giro il polverone sulla sua partecipazione all’evento in Israele.

“Si è detto che non sarei venuto: era una stupidaggine. Come il fatto che non avrei partecipato a causa della febbre: qui c’è il mare e si guarisce”. “Etichettare le persone è roba vecchia. Affermazioni di quel tipo – dice – vogliono creare differenze, distacco. Non è proprio necessario”.

Delle altre canzoni in gara ammette che gli piace molto quella francese di Bilal Hassani, ma anche quella dell’olandese Duncan Laurence che lui considera un po’ il superfavorito. Nel suo pantheon musicale mette tre giovani artisti: la rapper Madame, Venerus e Miss. “Con gli ultimi due – sottolinea – canterò presto a Milano”. La sua top list per le precedenti generazioni vede invece su tutti Paolo Conte, poi Dalla e infine Carmen Consoli, “imbattibile”. Comunque vada di Israele dove dice di “trovarsi molto bene”, porterà con se il ricordo dei “profumi, dei gatti e soprattutto dell’incredibile gente”. Il futuro? “Sto scrivendo – risponde misterioso – ci sarà un nuovo disco”. Per ora c’è la finale di sabato sera: “Tutto è pronto. E ci sarà anche una chicca: guardate le magliette dei ballerini”, ammicca sorridendo.

Rabbino estende lo shabbat di 20 minuti

Il rabbino capo askenazita di Israele David Lau ha chiesto che lo shabbat sia esteso di 20 minuti come risposta alla “dissacrazione” del riposo sabbatico causata dall’Eurovision Song Contest, la cui finale si svolgerà sabato sera a Tel Aviv. “Chiedo che ogni persona – ha detto Lau – si astenga dal lavoro 10 minuti dopo l’accensione delle candele (che avvia lo shabbat questa sera, ndr) e 10 minuti dopo la fine di shabbat”. Così facendo – ha spiegato Lau – “estenderemo la santità del riposo” di fronte “a questa dissacrazione che avviene sotto gli occhi del mondo”.

Malgrado la gara in programma all’Expo parta a fine shabbat, alle 22 (ora locale), sia le prove sia i preparativi tecnici cominceranno molto prima, in pieno riposo sabbatico.

Gazavision e Globalvision: le alternative palestinesi alla finale di Eurovision

Mentre a Tel Aviv si svolgerà la finale dell’Eurovision Song Contest, artisti palestinesi e internazionali daranno vita sul web ad un programma alternativo, chiamato Globalvision. Offrirà aggiornamenti da concerti dal vivo in sostegno della causa palestinese organizzati a Betlemme, Haifa, Londra, Dublino e Stoccolma. Alla manifestazione hanno aderito fra gli altri il musicista palestinese di Gerusalemme est Basher Murad ed il rapper palestinese cittadino di Israele Tamer Nafar. Su Facebook Murad ha sostenuto che, in questa edizione che si svolge in Israele, l’Eurovision è venuto meno ai suoi ideali di fratellanza fra popoli diversi. “La manifestazione avviene infatti a Tel Aviv ed i palestinesi non sono ammessi a parteciparvi. Si trovano anzi a pochi chilometri di distanza, milioni di persone – aggiunge – che vivono sotto occupazione”. Da parte sua il produttore musicale britannico Brian Eno (ex Roxy Music) ha preannunciato, secondo gli organizzatori, che in questa circostanza presenterà una canzone.

Gli USA sfottono la Ue su Eurovision

Gli Usa prendono in giro l’Europa sull’Eurovision. L’ambasciata americana in Israele ha infatti postato oggi su Facebook una scherzosa puntura di spillo nei confronti della finale di sabato sera a Tel Aviv.

“Senza offesa, Europa, ma l’esibizione che ci aspettiamo di più all’Eurovision di Tel Aviv è di un artista americano…” ha scritto l’ambasciata riferendosi alla attesa performance di Madonna arrivata ieri sera a Tel Aviv. La cantante americana – che secondo i media ha finalmente firmato il contratto per sabato – interpreterà due canzoni: ‘Like a prayer’ e una dall’ultimo album ‘Madame x’ in uscita a giugno. Su Instagram ha postato una foto con il vestito che indosserà in scena. Alcuni siti riferiscono anche che l’artista potrebbe recarsi in Galilea a Safed a visitare le tombe di rabbini fondatori della Kabbalah di cui Madonna segue gli insegnamenti.

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