Si chiama Duncan Laurence, ha 25 anni e fino a ieri nel suo curriculum di cantante solo una eliminazione alle semifinali della quinta edizione del “The Voice” olandese. È lui, con la ballad “Arcade” eseguita anche senza troppi effetti speciali, il vincitore della 64esima edizione dell’Eurovision Song Contest che si è svolta a Tel Aviv.
Una vittoria costruita piu’ al telefono che sul palco. Infatti al termine al termine dei giudizi espressi dalle 41 giurie specializzate Laurence si trovava solamente al terzo posto. Giudizio ribaltato dal televoto che ha premiato lui e i “Soldi” del nostro Alessandro Mahmood, buon secondo e vincitore del Premio per la Miglior Composizione.
Tra gli ospiti piu’ attesi Madonna con una versione di “Like a prayer” da dimenticare per le stonature e da ricordare solo per il messaggio di pace lanciato con i suoi ballerini con sulle spalle le bandiere di Israele e Palestina.
Per il resto la solita grande festa della musica, questa volta non particolarmente ricca di novità di rilievo, ma almeno piu’ sobria e lontana dal kitch delle edizioni precedenti.
E poi, festa fino a notte fonda per le strade di Arnhem, in Olanda, che si è già proposta per ospitare l’edizione 2020 dell’Eurovision Song Festival.