Sono una bambina di 11 anni e un uomo di 39 le vittime della folle aggressione avvenuta questa mattina a Tokyo nel quartiere di Kawasaki.
L’assalitore, un uomo sui cinquant’anni residente nel quartiere, ha aggredito con due coltelli un gruppo di bambine mentre salivano sull’autobus che avrebbe dovuto portarle a scuola, poi si è suicidato con alcuni colpi di coltello al collo.
“L’autista dell’autobus ha detto di avere sentito qualcuno gridare – racconta il padre di una delle alunne -. Ha visto alcune bambine per terra. Poi l’aggressore, con un coltello in ciascuna mano, ha cominciato a colpire sé stesso prima di crollare al suolo”.
Stando ai media giapponesi le bambine aggredite sono alunne di una scuola elementare cattolica privata, situata a circa un chilometro dalla fermata dell’autobus dove è avvenuta l’aggressione.
Il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, ha definito “straziante” l’aggressione. “Provo una forte rabbia – ha detto Abe -. Offro le mie sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e spero che i feriti possano riprendersi presto”.