A pochi giorni da una collisione tra due navi sul Danubio, con 7 morti e 21 dispersi, si è temuto il peggio a Venezia, quando una nave da Crociera fuori controllo si è schiantata contro un battello gran turismo ormeggiato in porto.
La Msc ‘Opera’, un colosso da 60 tonnellate, era in attracco al molo di San Basilio quando ha tamponato sul lato di poppa il traghetto ormeggiato. Il comandante ha poi raccontato di un’avaria, che avrebbe bloccato il motore in posizione di ‘spinta’. Quattro persone sono rimaste ferite in modo lieve.
A pochi giorni da una collisione tra due navi sul Danubio, con 7 morti e 21 dispersi, si è temuto il peggio a Venezia, quando una nave da Crociera fuori controllo si è schiantata contro un battello gran turismo ormeggiato in porto.
La Msc ‘Opera’, un colosso da 60 tonnellate, era in attracco al molo di San Basilio quando ha tamponato sul lato di poppa il traghetto ormeggiato. Il comandante ha poi raccontato di un’avaria, che avrebbe bloccato il motore in posizione di ‘spinta’. Quattro persone sono rimaste ferite in modo lieve.
Dopo il naufragio della Costa Concordia, nel 2012, un decreto ha vietato l’attraversamento della città alle grandi navi. Ma il divieto è stato sospeso in attesa di trovare vie alternative. D’altra parte, il traffico crocieristico a Venezia vale 435 milioni di euro. Oggi i ministri dei Trasporti e della Cultura, Toninelli e Bonisoli, sono tornati a dire ‘stop alle grandi navi alla Giudecca’, mentre il sindaco Brugnaro chiede di accelerare l’apertura di un canale alternativo e il Codacons annuncia un esposto per attentato alla sicurezza dei trasporti.