D-Day: le celebrazioni in Normandia

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Harold, James, Samuel. Sono alcuni dei 9387 soldati americani morti durante lo sbarco in Normandia e sepolti qui, a Colleville-sur-Mer, nel nord della Francia. Il cimitero statunitense sovrasta l’Omaha Beach, nome in codice dato dagli Alleati ad una delle cinque spiagge del D-Day, il 6 giugno 1944, che vide l’inizio della liberazione della Francia occupata dai nazisti.

In questo luogo, giovedì, Donald Trump sarà al fianco di Emmanuel Macron per la commemorazione del 75esimo anniversario dell’operazione “Overlord”.

Sono attese 12mila persone all’evento. Scott Desjardins è il sovrintendente del cimitero e fa parte della Commissione dei monumenti americani di battaglia (AMCB): “L’impegno è notevole”, dice, “Ma ci sono molte persone che se ne stanno occupando, quindi siamo in linea con i tempi previsti, andrà bene. Questa generazione ha reso celebre questo sbarco perché furono dei liberatori, non vennero qui per annettere territori, per fare fortuna, per conq uistare un altro Stato per il loro Paese. Vennero come autentici liberatori: salvarono il Paese e se ne tornarono a casa. Per quegli unici che non fecero ritorno, l’unica cosa che abbiamo chiesto è il posto dove questi uomini sono stati seppelliti”.

Durante l’anno Omaha Beach è meta di visitatori. Oggi sono presenti monumenti a memoria dello Sbarco e i resti delle fortificazioni naziste.

“I nostri veterani sono ormai anziani, cominciano a morire. È importante rendere omaggio a loro e agli alleati che sono sbarcati per salvarci”, dice una partecipante ad una commemorazione in vista del 6 giugno.

“Sulla barca ho visto la morte – dice Frank, uno dei veterani – sono stato ferito, c’erano soldati sopravvissuti che piangevano invocando la mamma, tutti credono che tu pensi a Dio, in realtà quando stai per morire, invochi la mamma”.

“Un ricordo che non dimenticherò mai per il resto della mia vita: di lato, potevo scorgere il mio luogotenente, colpito ripetutamente da un sacco di pallottole, quando la mitragliatrice smise di sparare, cadde a terra, ormai cadavere”.

“Se non avevi paura, qualcosa in te non andava, era un inferno per un ragazzino”.

Ci ordinavano di correre il più velocemente possibile verso la fine della spiaggia dove c’erano i bunker – afferma il 96enne Leon – perché più eravamo vicini ai bunker, meno eravamo in pericolo e solo una volta arrivati lanciavamo granate attraverso le fessure”.

0″Pensavo, come giovane soldato – dice invece un veterano tedesco – che l’arrivo di tutti quei militari era servito, che la guerra era persa per noi, che Hitler si sarebbe dovuto fermare, e poi alla fine ho visto quante vite erano state sacrificate”.

“Beh, spesso mi chiedo se ne valeva la pena – dice un altro quasi centenario – non penso, perché ora nessuno ci fa caso, è tutto dimenticato”.

Non scambierei la mia esperienza per un milione di dollari, ma non lo rifarei per un milione di dollari“.

“Mi sono chinato e gli ho toccato la mano, perché volevo che sapesse che non era solo, strinse la mia come per dire ‘va tutto bene’ e poi è morto: era solo un ragazzino ed era morto”.

Cyril Fourneris, inviato di Euronews racconta: “Dopo una prima cerimonia con Theresa May, a pochi chilometri da qui, ci sarà quella di Emmanuel Macron e Donald Trump nel cimitero sull’Omaha Beach. Poi andranno entrambi in elicottero a Caen. Nel frattempo il primo ministro francese Edouard Philippe sarà con il suo omologo Justin Trudeau nei pressi di Juno Beach, dove sbarcarono le truppe canadesi. Vladimir Putin, che cinque anni fa era presente per il 70esimo anniversario, non è stato invitato“.

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