Parità di genere: le donne svizzere in piazza. Ecco perché

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Il 14 giugno, 28 anni dopo lo sciopero nazionale per le pari opportunità, la Svizzera si ripete.

I sindacati hanno convocato per questo venerdì uno sciopero generale per chiedere più tempo, più soldi e più rispetto verso le donne.

Vent’otto anni fa, le donne bloccarono i tram con il loro sit-in nel cuore della city di Zurigo, protestarono negli ospedali, nelle scuole. Venerdì la manifestazione si annuncia partecipata. È importante esserci per ADELE THORENS co-presidente del partito dei Verdi:

“Come politico, vorrei sottolineare un argomento che per me è molto importante che è la sottorappresentazione delle donne nelle strutture di potere, sia in politica, ma anche in campo economico e in tutte le altre sfere della nostra società in cui vengono prese decisioni importanti”.

Arriveranno donne da tutti gli angoli della Svizzera, anche le donne sportive come Anne-Flor, che sorride del fatto che all’inizio lo snowboard era considerato uno sport troppo pericoloso per le donne.

“E ancora oggi nelle competizioni free-ride, il primo tra gli uomini prende 8.000 dollari, una donna invece 4.000 per la stessa gara, che si svolge nello stesso giorno, sulla stessa montagna”.

Le donne svizzere guadagnano circa il 20% in meno degli uomini.

Dopo un certo miglioramento negli anni Novanta, la situazione è peggiorata dal 2000 in poi, stando ai dati dell’Ufficio federale di statistica.

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