In occasione della giornata mondiale del rifugiato, che cade il 20 giugno di ogni anno, Caritas Europa ha chiesto la fine della criminalizzazione di chi salva vite in mare proiettando a Bruxelles i ritratti di tre persone che rischiano conseguenze legali per azioni di volontariato in aiuto ai migranti.
Le loro foto sono apparse su un palazzo del complesso del Parlamento europeo: si tratta di Sarah Mardini,23 anni, siriana; Sean Binder, 25 anni, tedesca; Pia Kemp, 35 anni, sua connazionale. Lo slogan è stato: “La solidarietà non è un crimine”.
We call on European leaders to put an end to the criminalisation of solidarity with migrants #whatishome #solidarityisnotacrime @SarahMardini4 @seawatch_intl pic.twitter.com/81XSMKtMFK
— Caritas Europa (@CaritasEuropa) 20 giugno 2019
Pia Klemp, ex capitano delle navi Iuventa e Sea Watch, è sotto indagine in Italia nonostante abbia contribuito al salvataggio di 14mila di migranti nel Mediterraneo. Rischia fino a 20 anni di galera sulla base di accuse che definisce “ridicole”. Una mobilitazione spontanea sta raccogliendo i soldi per le spese legali che si troverà ad affrontare per aver salvato vite per conto dell’ “Unione Europea, vincitrice del premio nobel per la pace”, usando le sue parole.
Ironicamente, il MIND project di Caritas – il cui obiettivo è aumentare la consapevolezza (anche delle istituzioni europee) sulle conseguenze delle migrazioni sulle vite delle persone – riceve fondi proprio dalla Ue.