Un nuovo studio, basato su immagini declassificate di satelliti spia americani scattate durante la Guerra Fredda, mostrano come i ghiacciai dell’Himalaya si stiano sciogliendo ad un ritmo doppio rispetto a quello di 20 anni fa.
La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Science Advances, indica che il ghiaccio non viene rimpiazzato e il ritiro di queste calotte glaciali minaccia seriamente le riserve d’acqua di centinaia di milioni di persone in tutta l’Asia.
La ricerca, che si basa su 40 anni di osservazioni satellitari in India, Cina, Nepal e Bhutan, porta le prove di come tra il 1975 e il 2000 si siano persi circa 4 miliardi di tonnellate di ghiaccio. Le cose sono ulteriormente peggiorate tra il 2000 e il 2016, periodo nel quale i principali ghiacciai dell’Himalaya si sono sciolti al doppio della velocità prevista, perdendo in media 8 miliardi di tonnellate di ghiaccio ogni anno (Il Post)
Utilizzando le foto della rete satellitare dell’Unione Europea Copernicus e dell’United States Geological Survey (USGS) abbiamo confrontato come apparivano i ghiacciai sulla parete sud dei picchi Lunag Ri e Cho Oyu nell’ottobre 1980 e nel 2018.
Le immagini parlano da sole.
Mentre la lunghezza dei ghiacciai principali non sembra essere cambiata molto, lo studio ha evidenziato che a diminuire siano stati volume, spessore e qualità. Il ghiaccio dell’Himalaya ha conseguenze dirette sui fiumi che bagnano le terre dove abitano circa 800 milioni di persone. Secondo i ricercatori la principale causa del rapido scioglimento dei ghiacci è l’aumento della temperatura media nell’Himalaya.
Gli scienziati temono che il prosciugamento dei bacini idrici nelle regioni densamente popolate dell’India, del Pakistan e della Cina potrebbe portare a crisi internazionali.