Dopo oltre due settimane in mare, i migranti recuperati dalla Sea Watch 3 sono sbarcati a Lampedusa, alle prime ore dell’alba di sabato. E la capitana Carola Rackete, che ha forzato il blocco delle autorità italiane entrando in porto, è stata arrestata. La 31enne tedesca è ai domiciliari in una casa sull’isola siciliana, in attesa che il gip decida se convalidare o meno il provvedimento. Accusata di resistenza o violenza contro nave da guerra (violazione dell’Articolo 1100 del codice della navigazione), rischia una pena dai 3 ai 10 anni di reclusione. “E’ stanca, stressata, come l’avete vista voi”, spiega l’avvocato della donna, Leonardo Marino.
Rackete: “Chiedo scusa per l’errore”
La Rackete ha chiesto poi scusa, dichiarando che lo speronamento di una motovedetta delle Fiamme gialle, durante l’attracco, “è stato un errore e non un’azione volontaria”. “Non ha fatto nulla per evitarci, siamo stati fortunati: poteva schiacciarci”, sostengono, però, i finanzieri, a bordo dell’imbarcazione che ha tentato di bloccare la nave. Alla comandante potrebbe quindi essere contestato anche il tentato naufragio, previsto dagli articoli 110 e 428 del codice penale.
? Statement of our Captain, #CarolaRackete, before entering Port with the #SeaWatch3.
“We are proud of our captain, she did exactly the right thing. She upheld the law of the sea and brought people to safety.” – #SeaWatch chairman Johannes Bayer pic.twitter.com/lfZ16Pq9F1
— Sea-Watch International (@seawatch_intl) 29 giugno 2019
Salvini: “Se la scarcerano, pronto il decreto di espulsione”
Sulla vicenda è intervenuto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Questi sono delinquenti. Questo è un atto criminale, un atto di guerra. Come mi auguro verrà confermata la galera, ci sarà il processo e la signorina passerà in carcere il suo tempo. Altrimenti è già pronto al Ministero dell’Interno un decreto di espulsione, per piazzarla sul primo aereo, destinazione Berlino”.
Intanto Parigi, attraverso un comunicato del ministro dell’Interno Christophe Castaner, ha fatto sapere di essere pronta “ad accogliere 10 persone bisognose di protezione tra quelle sbarcate dalla Sea Watch 3, al pari di altri partner europei che hanno preso simili impegni”.sea watch