Una delle frasi più famose della storia dei viaggi spaziali: «Houston, qui Base della Tranquillità, l’Eagle è atterrato». Con queste parole Neil Armstrong diede al mondo la notizia che l’uomo era infine arrivato sulla Luna. Era il 20 luglio 1969 e lo spazio non era mai stato così interessante. A cinquant’anni dalla grande impresa, Emiliano Battisti ‘Storie spaziali – Successi e insuccessi dei pionieri dell’universo’ (Paesi Edizioni), un libro che svela l’epica ma soprattutto la cruda realtà delle più importanti avventure intraprese dall’uomo nello spingersi oltre i confini del mondo.
Per raggiungere la Luna e varcare nuovi orizzonti inesplorati, l’umanità ha dovuto assistere a non pochi fallimenti e ha visto sacrificare le vite di molti coraggiosi pionieri dell’universo. A testimoniarlo, complice la filmografia hollywoodiana, il fatto che la frase più celebre in materia di viaggi spaziali, ancora adesso è probabilmente: «Houston, abbiamo un problema».
Emiliano Battisti, con ritmo incalzante e dettagli sino a oggi sconosciuti, racconta le storie spaziali dietro al raggiungimento dell’importante traguardo, dalla promessa di Kennedy di conquistare la Luna fino alla preparazione del primo viaggio umano su Marte, passando per la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale e il contributo degli astronauti italiani.
Arricchito da foto originali della NASA, il saggio si qualifica come il testo definitivo per gli appassionati dei viaggi nell’universo e gli storici del futuro, ricostruendo i dialoghi degli astronauti di fronte all’ignoto e unendo alla descrizione particolareggiata degli eventi i tratti del romanzo.
«La storia della conquista dello spazio, da sempre, può essere raccontata in mille modi diversi. Uno dei più curiosi – scrive nella prefazione Paolo D’Angelo, giornalista e storico della conquista dello spazio – è quello di parlare di quei piccoli episodi che a volte possono sembrare insignificanti e che, però, messi insieme come tasselli di un puzzle, danno un’immagine completa degli sforzi compiuti per arrivare oltre l‘atmosfera terrestre, se non addirittura verso la Luna o altri mondi lontani. È in questa ultima maniera che Emiliano Battisti ha improntato il suo libro. Piccole storie ricche di vicende sconosciute ai più, che oltre a destare curiosità danno l’idea di cosa si è fatto per andare nello spazio”.