Era in gruppo di oltre 100 persone fermato in mare e riportato a Tripoli dalla Guardia costiera libica il migrante sudanese ucciso da alcuni uomini armati mentre provava a fuggire dal centro di detenzione di Abusitta, situato nel porto della capitale libica. A darne notizia è stata l’Organizzazione mondiale per le migrazioni, presente sul posto con il proprio staff.
Immediata la condanna della Commissione europea. “L’uso di armi da fuoco contro civili non armati è inaccettabile in ogni circostanza – ha detto Maja Kocijančič, portavoce della Ue – chiediamo alle autorità libiche di condurre un’indagine approfondita per chiarire le circostanze e garantire che siano messe in atto tutte le misure affinché incidenti di questo tipo non si ripetano”.