Violenti scontri tra polizia e manifestanti e un ferito grave, un attivista colpito a fuoco da un agente da distanza ravvicinata nel corso della guerriglia urbana di Hong Kong. La manifestazione è il culmine di una serie di altre iniziative minori organizzate negli ultimi mesi per chiedere maggiore democrazia e garanzie di autonomia alla Cina. Una giornata appositamente scelta proprio per fare da contraltare alla grande parata militare organizzata a Pechino per celebrare i 70 anni della nascita della Repubblica Popolare.
La polizia non ha smentito quanto avvenuto. Confermate le gravi condizioni del giovane manifestante che si trova ricoverato in gravi condizioni al Queen Elizabeth Hospital, l’ ospedali di Hong Kong . L’agente si è giustificato dicendo di essersi sentito in pericolo di virta essendo stato minacciato con una sbarra di ferro. E in tarda serata, con un comunicato ufficiale la polizia ha confermato queste circostanze.
Fin dalle prime ore del mattino i manifestanti hanno creato barricate contro le forze dell’ordine cercando di tenere lontani gli agenti con molotov, sassaiole e lanci di ombrelli (oggetti che sono diventati il simbolo di questa ondata di proteste). In risposta sono stati liberati gas urticanti e sono stati azionati gli idranti. Da quel momento si è innescata un’escalation di violenza che è degenerata con il grave ferimento del giovene attivista.