Hong Kong in recessione ma i conti a fine anno restano in positivo

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Nonostante le tensioni sociali permanenti e il sensibile rallentamento dell’economia cinese Hong Kong riuscirà a mantenere in positivo la chiusura dell’anno finanziario. Certo il turismo è in calo proprio per i tumulti.

Un crollo delle presenze in pochi mesi

Il numero di turisti che visitano la metropoli ha iniziato a diminuire a luglio di almeno il 5% su base annua. Ad agosto è crollato di quasi il 40 %. Le cifre di settembre e ottobre non sono note ma difficilmente potranno contrastare il trend davanti a proteste e repressioni sempre più violente.

Le misure del governo per sostenere le strutture in difficoltà

Intanto il governo della città-stato ha annunciato misure di sostegno al turismo e non solo. Si parla dell’quivalente di 12 milioni di dollari US come sovvenzioni alle agenzie di viaggio, hotel, compagnie aeree e negozi al dettaglio, che hanno visto sfumare molti affari dalla scoppio dei disordini a giugno.

In base al regime, a ciascuna agenzia di viaggi verrà offerto un incentivo in contanti per turista in arrivo e per ogni turista in uscita. Il piano dovrebbe iniziare a novembre e proseguire fino a marzo del prossimo anno.

La moderata fuga di capitali

Un recente report di Goldman Sachs segnala trasferimenti di depositi bancari verso Singapore, mentre il settore degli hedge funds di Hong Kong accusa il peggior deflusso di risorse dai tempi della recessione globale, con riscatti netti per circa un miliardo di dollari nel terzo trimestre.

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