Spagna, noi giovani “vi spieghiamo perché abbiamo votato Vox”

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Sono le otto e mezzo di domenica sera e i primi dati sull’esito delle elezioni spagnole vengono rilasciati dalla televisione pubblica. I sondaggi danno la formazione guidata da Santiago Abascal, Vox, tra i 56 e i 59 seggi: il partito si afferma così come terza forza politica. Sui cellulari e sui profili social dei giovani sostenitori del movimento inizia la catena di messaggi di esultanza. Andrea, una ragazza asturiana di 23 anni, commenta: “la Spagna che ci meritiamo, finalmente”.

“È la prima alternativa decente nella storia della democrazia in Spagna”, afferma Miguel Traver, studente di ingegneria agroalimentare, spiegando perchè ha scelto di votare per Vox. Una delle principali preoccupazioni di Traver è la sicurezza alle frontiere di Ceuta e Melilla, le enclaves spagnole in territorio marocchino: il ragazzo sostiene che in Spagna, quest’anno, “sono entrati 70mila immigrati clandestini: questo ci costa circa 6 milioni di euro all’anno”. Le cifre riportate da Miguel sono quelle ascoltate in una riunione di Vox, anche se lo studente ammette di non avere cercato conferma di questi numeri.

“In casa siamo sempre stati di destra”, spiega Miguel, sua madre è stata elettrice del Partito Popolare mentre i suoi fratelli hanno dato il loro voto al gruppo guidato da Santiago Abascal. Dopo aver letto tutti i programmi elettorali, i fratelli sono convinti che Vox sia il gruppo politico che li rappresenta maggiormente.

Nemmeno l’opposizione degli altri partiti, che hanno accusato Abascal di utilizzare una retorica maschilista e omofoba, lo dissuadono: “Non c’è niente di meno macho che volere che una persona che ha stuprato una donna passi in carcere il resto della sua vita”. Per Miguel, la proposta di Vox è la migliore per combattere il flagello della violenza, una misura più efficace della attuale legge sulla violenza di genere, approvata all’unanimità nel 2004.

I giovani traditi dal Partito popolare

A marzo, 700 giovani si sono riuniti al Teatro Barceló, uno dei locali notturni più popolari di Madrid, dove Santiago Abascal ha suonato dal vivo per il suo pubblico. Il merchandising venduto all’evento ha riscosso un successo incredibile, il famoso bracciale con la bandiera spagnola, (ndr, gadget tipico dei conservatori e dei nazionalisti unionisti), è andato esaurito in 15 minuti.

L’iniziativa è stata organizzata da “Cañas por España“, la sezione giovanile del partito. Nel 2004, quattro ragazzi di Vox hanno cominciato a organizzare eventi con artisti, politici e storici vicini al partito, in giro per la Spagna.

Attraverso questi incontri Vox cerca di sedurre i giovani elettori, per scrollarsi di dosso quest’aria di vecchia Spagna che i sondaggi attribuiscono al partito. Nel luglio 2019, dopo le elezioni del 28 aprile, il Centro de Investigaciones Sociológicas indicava che quasi il 5% della popolazione tra i 18 e i 24 anni avrebbe votato per Vox.

Lo stesso studio ha effettuato una radiografia dell’elettorato e ha concluso che il partito di estrema destra ha avuto più successo tra le persone che hanno tra i 35 e i 54 anni. Inoltre, ha aggiunto che il 62% dei suoi elettori sono uomini, facendo di Vox il partito con il più numeroso elettorato maschile.

Lo studente Miguel non è d’accordo con questa etichetta, sostenendo che a casa sua sia la madre che la sorella sono entrambe elettrici del partito.

Miguel Gutiérrez, giornalista ventiquattrenne, spiega così la popolarità di Vox: “Tra i miei conoscenti, c’è chi ha dato il suo voto al partito perché promette una mano ferma contro l’indipendentismo catalano, poi c’è chi si considera un ex elettore del Partito Popolare, stanco dell’attuale panorama politico, e guarda a Vox come ad un’alternativa. Mariano Rajoy ha promesso riforme, che non è mai riuscito a realizzare, anche quando ha vinto le elezioni con la maggioranza assoluta, e ora Vox raccoglie queste proposte“.

Pensando alle tematiche che il partito popolare ha trascurato Gutiérrez è d’accordo con Traver: sono la legge sulla violenza di genere, l’aborto e l’eutanasia, diventati il cavallo di battaglia di Vox.

E i due ragazzi non sono gli unici a pensarla così : Javier Vives, studente del primo anno, assicura che ciò che lo ha convinto a votare Vox non sono gli scandali per corruzione del partito di Rajoy, ma la sensazione che il partito “ha abbandonato il suo elettorato e i suoi principi fondamentali, svendendo la propria identità e diventando sempre più centrista. Della formazione guidata da Abascal Javier lo studente dice che è l’unica a parlare chiaramente, sottolineando “la semplicità del suo messaggio“.

Nonostante Vox sia conosciuto per i suoi toni accesi e i discorsi infiammati, nell’ultimo studio post-elettorale del Centro de Investigaciones Sociológicas(CSI), è stato messo in evidenza come i candidati del partito di estrema destra non sono quelli che hanno usato il linguaggio più aggressivo. La formazione arriva solo terza, dietro il Partito popolare e Ciudadanos.

Il campo di battaglia elettorale nei social network

Il CSI ha sottolineato che il 28,4% dei giovani tra i 18 e i 24 anni si informa sulle questioni politiche e sulle notizie relative alla campagna elettorale attraverso i social network.

Un dato ben noto ai politici che devono portare avanti una campagna elettorale tanto sul territorio quanto online. Tra i partiti più presenti nel mondo dei social c’è proprio Vox, assieme a Podemos. Infatti, in brevissimo tempo il partito di Santiago Abascal è riuscito ad affermarsi come il partito con più follower nel social network per eccellenza dei giovani: Instagram.

Secondo uno studio realizzato da Epsilon Icarus per Expansión, che analizza la presenza sui social network dei cinque principali partiti, Vox è quello che realizza maggiori interazioni tra gli utenti.

Il 67% delle simpatie e dei commenti degli utenti ai partiti politici su Instagram sono tutti per Vox. Inoltre, il sito web di estrema destra ha ricevuto 1,75 milioni di visite, venti volte di più di quello del Partito Popolare. Una cifra che non spiega tutto il successo del partito di estrema destra, ma racconta qualcosa della sua strategia per raggiungere i giovani elettori.

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