Migliaia di manifestanti si sono radunati sin dalle prime ore del giorno nel centro di Beirut, in corrispondenza della prevista riunione del parlamento su una controversa legge per l’amnistia nei confronti di una lunga lista di crimini comuni e finanziari.
I manifestanti hanno circondato gli accessi a piazza Etoile, sede del parlamento libanese, protetta da un rigido apparato di sicurezza, con agenti in tenuta antisommossa, cavalli di frisia e blocchi di cemento. La mobilitazione, che si inserisce nel quadro delle prolungate proteste popolari anti-governative in corso da più di un mese, ha l’obiettivo di impedire l’accesso dei deputati nella sede del parlamento. La seduta era prevista una settimana fa ma era stata rinviata per ragioni di sicurezza.
Sempre oggi riaprono le banche in tutto il Libano, dopo due settimane di blocco seguito alle misure del governo che ha limitato i prelievi dai conti correnti in dollari. Per la riapertura il ministero dell’Interno ha predisposto un dispositivo di sicurezza collocando agenti fuori dalle filiali.
L’associazione delle banche libanesi ha anche annunciato che sono state inasprite le misure per limitare l’uscita di dollari dai conti correnti dei risparmiatori. Questi potranno ora ritirate soltanto mille dollari settimana