Obiettivo Brexit, stretta sull’immigrazione, manica larga sulla sanità e congelamento delle tasse, per assicurarsi il voto conservatore e forgiare un nuovo Regno Unito.
A 18 giorni dalle elezioni è con 59 pagine di impegni e promesse, che lo scapigliato premier Boris Johnson strappa un’accoglienza da rockstar ai suoi fedelissimi.
Sanità, immigrazione e sicurezza: i pilastri del programma conservatore
“Oggi con questo programma ci impegnamo a creare 50.000 tra posti e borse da infermiere – ha detto -. Cinquanta milioni saranno poi dedicati a istituire nuove nomine di medici di famiglia. Oggi, ai cittadini britannici, garantiamo poi che contrasteremo il crimine con 20.000 agenti di polizia in piu’ e con sentenze piu’ dure. Che nella gestione dei flussi migratori ci avvarremo di un sistema a punti simile a quello in vigore in Australia e che ogni settimana investiremo milioni in scienza, istruzione, formazione e infrastrutture. Ma che allo stesso tempo terremo sotto controllo il nostro debito. E vi assicuro che possiamo, che riusciremo, entro il duemila cinquanta, a raggiungere il pareggio grazie a politiche basate sulle energie pulite”.
La stroncatura di Corbyn: “Un programma per super-ricchi. Loro lo hanno scritto, noi pagheremo”
Ad anni luce dagli applausi dei suoi, Johnson riceve da Corbyn una stroncatura senza appello. “Un programma pagato dai super-ricchi, scritto dai super ricchi e concepito per i super-ricchi – il commento a caldo del leader laburista – il problema è che a finanziarlo saranno tutti gli altri contribuenti”.