Luogo: Dubai (Emirati Arabi Uniti)
Argomento: cambiamenti climatici e crisi alimentare
Storia: Al “Global Forum on Innovations for Marginal Environments” di Dubai si è discusso di come salvare il pianeta – e soprattutto le zone geografiche definite “marginali” – da una crisi alimentare incombente, a causa dei problemi causati dai cambiamenti climatici all’agricoltura. E l’International Center for Biosaline Agriculture (ICBA) ci mostra, concretamente, cosa si può fare.
L’evento: “Global Forum on Innovations for Marginal Environments”
Oltre 300 esperti e decision-makers, provenienti da circa 70 paesi, si sono riuniti il 20 novembre scorso a Dubai per il “Global Forum on Innovations for Marginal Environments” (GFIME), con l’obiettivo di esplorare gli ultimi progressi nella ricerca, innovazione, sviluppo delle politiche agricole e produzione alimentare negli ambienti “marginali” del mondo.
Denominato “Food Security and Innovation Day“, il GFIME è stato caratterizzato da tavole rotonde di alto livello, che hanno coinvolto ministri, responsabili politici e innovatori di tutto il mondo.
Il GFIME è organizzato dall’International Center for Biosaline Agriculture (ICBA), in collaborazione con l’Ufficio per la sicurezza alimentare e l’Ufficio di Scienze Avanzate degli Emirati Arabi Uniti, l’Islamic Development Bank (IsDB), l’Environment Agency-Abu Dhabi (EAD) e il “Khalifa International Award for Date Palm and Agricultural Innovation” ed è sostenuto da diversi partner, tra cui il Gruppo OCP.
Solo colpa dei cambiamenti climatici?
Il cambiamento climatico sta accelerando l’erosione e la salinizzazione dei terreni usati per la produzione alimentare.
Il rafforzamento della sicurezza alimentare è una priorità di proporzioni epiche.
Abbiamo incontrato la ministra per la Sicurezza Alimentare per scoprire cosa stanno facendo gli Emirati Arabi Uniti per affrontare questo problema globale.
“Una soluzione per tutto il mondo”
“È necessario consentire ai cittadini di un paese di avere accesso ad alimenti sicuri, sufficienti, nutrienti e a prezzi ragionevoli, quindi tutte le tecnologie che stiamo testando nel nostro ambiente difficile le vogliamo mettere a disposizione per aiutare gli altri“, spiega Mariam Bint Mohammed Almheiri, ministra per la Sicurezza Alimentare.
“Abbiamo il sole, il mare e la sabbia. E se riusciamo a coltivare cibo usando questi tre elementi, che qui sono abbondanti, abbiamo trovato una soluzione per il mondo intero“, aggiunge la ministra.