Clima: il popolo di Greta invade Madrid per la Cop25

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Il popolo di Greta riempie Madrid. Circa mezzo milione di persone ha partecipato alla grande marcia per il clima, talmente tante che la giovane attivista svedese ha abbandonato il corteo su consiglio della polizia.

È passato un anno da quando Greta ha iniziato gli scioperi per il clima. “Non abbiamo ottenuto – dice dal palco di Madrid – ancora nessun risultato” e poi attacca la politica: “Volete farci stare zitti, ma non smetteremo”.

“I leader mondiali ci stanno tradendo e noi non lasceremo che questo accada ancora – ha detto Greta dal palco di Madrid – Non permetteremo loro di farla franca. Diciamo “basta!” E il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no”.

Sul palco anche l’attore spagnolo Javier Barderm. Mentre alla Cop25 c’è molta attesa per l’intervento dell’ispiratrice del movimento Fridays for future, in agenda lunedì nell’ambito di un evento dell’Unesco.

La sua protesta ha raccolto rivendicazioni sociali da tutto il mondo in un unico movimento, dalla battaglia dei nativi per l’Amazzonia ai diritti dei consumatori occidentali.

“Non abbiamo un minuto da perdere”

“Credo e spero con tutto il cuore che la COP25 raggiunga risultati concreti e che questo produca maggiore consapevolezza nella popolazione generale della crisi climatica, perché ora non si rendono conto delle sue dimensioni. Faremo tutto il possibile affinché questa iniziativa non venga ignorata”.

“Alcuni temono novità. Cop25 porti risultati”

“Alcune persone hanno paura del cambiamento e questo è ciò che i giovani portano. Stanno disperatamente cercando di farci tacere”.

Grande attesa per il suo intervento

Alla Cop c’è molta attesa per l’ntervento di Greta che sembra in agenda lunedì nell’ambito di un evento dell’Unesco. Nel settembre scorso, Greta e altri 15 ragazzi provenienti da 12 Stati del mondo hanno presentato uno storico reclamo al Comitato Onu sui Diritti dell’Infanzia per protestare contro l’inazione dei governi di fronte alla crisi del clima sostenendo che il fallimento degli Stati nell’affrontare la crisi costituisca una violazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti.

Obiettivo è incoraggiare un’azione urgente per ridurre il riscaldamento globale e mitigare l’impatto della crisi climatica. Come in altre occasioni, dalla Cop 24 in Polonia al summit sul clima del settembre scorso all’Onu, la sedicenne con la sindrome di Asperger dovrebbe nuovamente scuotere i 196 Paesi partecipanti chiedendo un’azione urgente.

 

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