Sudan: come finisce un dittatore africano

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A piccoli passi, Omar Al Bashir, il deposto presidenze del Sudan fa i conti con la giustizia. L’ex leader del grande paese dell’Africa orientale è stato condannato a due anni di reclusione da una corte di Khartum per corruzione. Ben poca cosa, lamentano i suoi detrattori. Sul capo di Al bashir pendono infatti svariate accuse di crimini contro l’umanità, commessi in trent’anni di potere. Soprattutto durante il conflitto nel Darfur.

L’ex dittatore è stato rovesciato un anno fa circa dai suoi stessi militari. I generali infatti giudicavano la repressione contro le manifestazioni popolari, una strategia destinata a trasformarsi in un fallimento politico. Dopo alcuni morti, l’esercitò optò quindi per un cambio di regime. Omar al Bashir rischia dunque delle condanne ben più gravi, se i la giustizia sudanese e quella internazionale dovesserero andare fino in fondo.

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