“In questa votazione i SI sono 230, i NO sono 197. L’articolo 1 è adottato“.
Lo annuncia Nancy Pelosi, speaker della Camera: ma subito dopo smorza gli applausi dei Democratici, perchè “si tratta di un giorno triste, non c’è niente da festeggiare“, aveva già detto alla vigilia del voto.
Terzo Presidente sotto accusa (anche se Nixon…)
Donald Trump diventa cosi il terzo Presidente americano a subire il procedimento di impeachment, dopo Andrew Johnson e Bill Clinton (1998).
Richard Nixon, nel 1974, travolto dallo “scandalo Watergate”, si dimise prime della messa in stato d’accusa.
L’ultima parola spetta al Senato
Per Trump non è comunque detta l’ultima parola, che spetterà infatti al Senato, a maggioranza repubblicana.
Secondo gli ultimi sondaggi il 51% degli americani è contrario all’impeachment e la sua popolarità, in proiezione elettorale, è salita al 45%.
Donald Trump è ufficialmente sotto accusa. Alle 20,08 negli Stati Uniti, le 2,08 della notte in Italia, la Camera dei Rappresentanti ha approvato la mozione di impeachment su due capi di imputazione.
Sul primo, «abuso di potere», il cosiddetto “Ucrainagate“, ha ottenuto 230 voti a favore e 197 contro. Il secondo, «ostruzione alle indagini del Congresso», 229 contro 198.
Il favorito per il 2020 è Trump
I Repubblicani sostengono che i Democratici hanno messo sotto accusa Trump per farlo decadere perché sarebbe l’unico modo per non vederlo riconfermato alla Casa Bianca dopo le elezioni di novembre 2020.