Dopo 47 anni di attività , la Svizzera ha chiuso la centrale nucleare di Mühleberg. Con lo smantellamento del sito, la produzione di elettricità nel canton Berna verrà dimezzatama l’operazione non avrà alcuna influenza sulll’approvvigionamento elettrico perché – si legge in una nota – il Gruppo BKW, che gestisce l’impianto, produce molta più elettricità rispetto al fabbisogno dei consumatori. Tra il 2030 e il 2034 i componenti della centrale nucleare e il resto della struttura dell’edificio saranno smantellati. Le restanti quattro centrali continueranno a funzionare.
“Centrali nucleari attive solo finché sicure”
“La popolazione ha deciso che le centrali nucleari saranno mantenute in funzione finché sono sicure – ha spiegato Simonetta Sommaruga, consigliera federale per l’ambiente, i trasporti, l”energia e le comunicazioni – questo, naturalmente, significa continuare a investire in modo sostanziale”.
Il futuro appartiene all’idroelettrico e all’energia solare, ha detto la consigliera federale. Ma, senza un accordo con l’Unione europea, il rischio è quello di essere carenti d’energia. I negoziati con Bruxelles sono in corso dal 2007, ma finora senza esito positivo.
Secondo Rudolf Minsch, capo economista di Economie Suisse, “la Svizzera deve far parte del mercato europeo dell’elettricità dove le aziende possano competere in modo non discriminatorio e dove sia garantita la sicurezza dell’approvvigionamento”.
Che fine fa il materiale radioattivo?
Le circa 6000 tonnellate di materiale radioattivo della centrale nucleare in via di smantellamento raggiungeranno l’impianto di stoccaggio temporaneo nazionale entro il 2024 e saranno trattati come rifiuti per un successivo stoccaggio in un deposito geologico nel canton Argovia.