“Siamo all’inizio di un’estinzione di massa, e tutto ciò di cui parlate sono soldi e le favole sulla crescita economica, come osate!”.
Con discorsi come questo, diretti ai leader mondiali presso il quartier generale delle Nazioni Unite a New York, Greta Thunberg ispira milioni di persone in tutto il pianeta a rialzarsi e chiedere ai Governi di combattere i cambiamenti climatici.
Il 2019 è un anno di caldo eccezionale: l’Europa non subisce una, ma due ondate di calore a giugno e luglio, con temperature record.
L’Australia sta vivendo un’estate coi giorni più caldi mai registrati e grossi incendi in primavera.
Nel 2019 le due più grandi foreste del pianeta, Siberia e Amazzonia, sono devastate da incendi di massa: per diverse settimane, in Russia vanno in fumo circa 3 milioni di ettari, un’area enorme, delle dimensioni del Belgio.
Intanto, la foresta pluviale latinoamericana brucia a un ritmo che non si vede da anni, come mostrano le foto scattate dalla Stazione Spaziale Internazionale.
Anche le alluvioni diventano sempre più devastanti: il Giappone affronta il tifone Hagibis, il più potente in oltre cinquant’anni, mentre Venezia patisce l’acqua più alta dal 1966.
Gli scienziati hanno una spiegazione per questo clima ad alto impatto.
“I cambiamenti climatici vanno avanti e questo non va bene, in base all’accordo di Parigi – dice Petteri Taalas, segretario generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) – gli ultimi dieci anni sono stati il periodo più caldo da 170 annia questa parte, abbiamo tre principali gas serra: anidride carbonica, metano e protossido di azoto, e con tutti abbiamo nuovamente battuto il record”.
Non tutti, però, pensano che il tempo stringa per salvare il pianeta.
“Annuncio il ritiro degli Stati Uniti dall’orribile, costoso, unilaterale accordo sul clima di Parigi – sentenzia Trump – stiamo rimettendo al lavoro i nostri grandi minatori”.
Parole che fanno infuriare Greta Thunberg, 16enne svedese con la sindrome di Asperger, divenuta la voce nella lotta ai cambiamenti climatici a causa dei suoi discorsi infuocati all’indirizzo dei leader mondiali.
È anche la più giovane persona dell’anno per il settimanale “Time“, dopo che le sue proteste solitarie fuori dal Parlamento svedese durante le ore scolastiche innescano un movimento globale.
Per evitare le emissioni di carbonio causate dagli aerei, Greta si reca a New York via mare per partecipare al vertice sul clima alle Nazioni Unite e poi alla Cop25, poi dirottata dal Cile a Madrid.
“Friday for future“, periodico sciopero scolastico per il clima, e il movimento “Extintion Rebellion” lo dicono forte e chiaro: è ora di ridestarsi, opponendosi strenuamente al riscaldamento globale.