Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dovuto abbandonare il palco di un comizio elettorale quando sono scattate le sirene di allarme per un attacco missilistico dalla Striscia di Gaza nella notte. Netanyahu si trovava nella cittadina meridionale di Ashkelon, poco distante da Gaza. Un razzo palestinese era stato effettivamente lanciato ma è anche stato intercettato dal sistema di difesa missilistica israeliana Iron Dome.
È la seconda volta
La reazione dell’aviazione di Tel Aviv
Intanto, in successione l’aviazione israeliana ha colpito obiettivi militari nella Striscia di Gaza. Secondo fonti palestinesi è stata centrata una postazione di Hamas nel Nord della Striscia.
Un’occasione per lo sfidante
Il Likud alle urne
Oltre centomila membri del Likud si recano giovedì alle urne per decidere (in vista delle elezioni politiche di marzo) se restare ancora sotto la guida di Benyamin Netanyahu oppure affidare le redini del partito allo sfidante Gideon Saar. Le urne si sono aperte alle 9 locali (le ore 8:00 in Italia) e si chiudono alle 23:00. L’esito del voto sarà reso noto nella mattinata di venerdì.
L’impotenza di Netanyahu
Nella sua campagna elettorale Saar ha puntato sul fatto che quest’anno, per due volte, Netanyahu non è riuscito a formare un governo a causa dello stallo nei rapporti di forze con il partito centrista Blu Bianco. Saar ha detto che lui più di Netanyahu ha buone probabilità di uscire da questo impasse. Il premier, da parte sua, si è detto persuaso che a marzo (quando ci saranno le nuove elezioni) il Likud sotto la sua leadership saprà impedire la dispersione dei voti della destra nazionalista ed assicurarsi così la vittoria.