Decine di morti, numerosi feriti, tra cui molti bambini. È questo il bilancio, ancora provvisorio, dell’esplosione di un’autobomba avvenuta nei pressi di un affollato checkpoint di Mogadiscio, capitale della Somalia. Ufficiali medici locali parlano di almeno 76 vittime accertate.
Secondo altre fonti sarebbero 94 le persone che hanno perso la vita: 17 poliziotti, 73 civili e 4 cittadini stranieri due di questi sarebbero di nazionalità turca. Numeri confermati, su Twitter, dall’ex ministro della sicurezza nazionale Abdirizak Mohammed.
L’esplosione è avvenuta su una strada molto affollata. Il kamikaze alla guida dell’autobomba si sarebbe fatto esplodere dopo essere stato intercettato dalla polizia.
Al momento l’attentato non è ancora stato rivendicato. I sospetti delle autorità somale cadono però sul gruppo terroristico Al Shabaab, una formazione jihadista vicina ad Al Qaida che ha tra i suoi obiettivi la cacciata dei soldati stranieri dal paese. L’ultimo attacco degli estremisti islamici di Al Shabaab in Somalia risale a luglio quando un commando entrò in azione in un albergo della città portuale di Chisimaio frequentato anche da esponenti politici. Nell’assalto morirono 26 persone.