Libia, Haftar respinge la proposta di cessate il fuoco

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Dopo la parentesi diplomatica,Khalifa Haftar torna a mostrare i muscoli e fa la legge in Libia. Decide infatti di rifiutare la proposta di tregua russo-turca, in un comunicato letto dal suo portavoce, pur manifestando lealtà al padrino russo, Haftar spiega che il processo di pacificazione in Libia passa per lo sradicamento dei gruppi terroristici e la dissoluzione e disarmo dellel milizie che controllano la capitale.

Anche per questo giovedì, le armi in Libia non hanno taciuto: un nuovo raid aereo delle forze del Feldmaresciallo ha colpito l’aeroporto Mitiga a Tripoli, l’unico ancora in funzione nella capitale. Colpita anche l’Accademia dell’Aviazione di Misurata, gli scontri invece sono proseguiti a Sirte.

Solo il giorno prima il generale era stato a sorpresa a colloquio con il premier italiano Conte, ( colloqui avuti a Roma) con il premier Giuseppe Conte, occasione disertata però dal premier del governo di unità nazionale Fayez al-Serraj che, dopo l’incontro avuto a Bruxelles con i leader delle istituzioni europee, ha preferito tirar dritto verso Tripoli. Al -Serraj che prima aveva dato la sua disponibilità, ha poi declinato l’invito motivandolo con l’accoglienza eccessivamente ossequiosa riservata ad Haftar: “non ci può essere alcun dialogo con un criminale dio guerra” dichiarava in serata rientrando aTripoli.

È evidente del resto come i due continuino ad evitarsi: probabilmente per la medesima ragione, lo stesso Haftar ha preferito disertare l’appuntamento di Bruxelles.

E anche l’Europa sulla questione sembra incline a dividersi, come sottolineato in una lettera aperta inviata a Repubblica dal responsabile della Farnesina Luigi Di Maio; che ieri al Cairo – in occasione dell’incontro con i ministri degli Esteri di Grecia, Cipro, Francia, Italia ed Egitto, riguardo all’intervento turco in Libia – ha rifiutato la firma sulla risoluzione finale, giudicata troppo dura nei confronti di al-Serraj.

Rientrato dal suo tour in Nord Africa, oggi è stato in Algeria dove ha incontrato il nuovo presidente, Di Maio ha invitato l’Europa a adottare un embargo sulle armi alla Libia.

Sfumata per il momento l’ipotesi della tregua, Mosca e Ankara non riununciano, dopo aver messo il piede materialmente in Libia a esercitare un ascendente politico.

Dopo l’incontro a porte chiuse, avvenuto a Istanbul in occasione della presentazione del gasdotto Turkstream, il presidente turco Recept Tayyp Erdogan e l’omologo russo Vladimir Putin, coinvolti sui lati opposti della guerra civile tra Cirenaica e Tripolitania avevano invitato tutte le parti a un cessate il fuoco a partire dalla mezzanotte del 12 gennaio.

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