Le pensioni d’austerità dei greci. L’atteso pronunciamento della Corte suprema

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La Corte Suprema greca è chiamata a pronunciarsi sulle pensioni ai tempi dell’austerity. Dovrà dire se i tagli del governo in base a una legge del 2012 siano stati legittimi.

Sono circa 6000 le cause pendenti nei tribunali greci che attendono questa sentenza, due milioni e mezzo invece i pensionati che potrebbero rivalersi sul governo di Atene.

Vassilis Adramidis ha la sua età e di cose ne ha viste, è sceso in piazza per protestare a più riprese, oggi rilasciando una dichiarazione a euronews la parola che ripete più volte è dramma.

“La nostra vita è diventata un dramma , non possiamo sicuramente rimetterci in pista per cercare un lavoro. Mi tocca sopravvivere con mille euro, ma non sono solo ho anche i miei nipoti da aiutare”.

Stando invece ai calcoli, ecco anno per anno dal 2013 quanto dovrebbe lo Stato greco come risarcimento, nel caso di un pronunciamento a favore dei pensionati.

“Il costo totale ammonta a dieci volte il denaro che lo stato greco ottiene dal tassare le proprietà immobiliari, dicono fonti governative – ci dice la nostra corrispondente a Atene, Symela Touchtidou – Dopo la pronuncia il governo greco si troverà di fronte a un grande dilemma: rimborsare tutti o solo i pensionati che potrebbero effettivamente andare in tribunale”.

In questi anni i pensionati in Grecia non hanno smesso di manifestare, arrivando al punto di non ritorno di oggi.

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