Il 5° Forum Mondiale dell’Olocausto di Gerusalemme è il più grande raduno di leader mondiali mai ospitato da Israele.
Più di 45 capi di Stato – tra cui il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella – partecipano all’evento per ricordare le vittime della Shoah e per mettere in guardia dai rigurgiti dell’antisemitismo.
Il Presidente #Mattarella ?? arriva in #Israele ?? per la partecipazione al 75° anniversario della liberazione di #Auschwitz – #Birkenau pic.twitter.com/fIMKImT6Ev
— Quirinale (@Quirinale) January 22, 2020
75 anni dalla liberazione di Auschwitz
Il Forum segna anche il 75° anniversario – il 27 gennaio, Giornata della Memoria – della liberazione, da parte dell’esercito russo, dei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, che attualmente si trovano in Polonia.,
E proprio dalla Polonia arriva la polemica assenza del presidente polacco Andrzej Duda, dopo le accuse di antisemitismo rivolte al suo paese.“Spero che il messaggio arrivi a tutto il mondo”, dichiara Reuven Rivlin, Presidente israeliano.
Incontri politici collaterali
Con i leader a Gerusalemme, è l’occasione per molti incontri collaterali organizzati con obiettivi politici. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ad esempio, sta cercando di raccogliere sostegno contro l’Iran.
“Non possiamo sfuggire alle nostre responsabilità di oggi”
La prima delle commemorazioni della liberazione di Auschwitz si svolge a Gerusalemme con i rappresentanti degli alleati della Seconda Guerra Mondiale, più il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.
“È prima di tutto una commemorazione, ma questo non deve escludere che stiamo parlando dei nostri doveri, delle nostre responsabilità di oggi, a cui non possiamo sfuggire: lottare contro l’antisemitismo, il razzismo e l’odio”, ha dichiarato Frank-Walter Steinmeier.