E’ salito a 41 morti, dopo 15 nuovi decessi nelle ultime ore, il bilancio ufficiale delle vittime del coronavirus in Cina. Lo hanno riferito le autoritaâ cinesi, precisando che le persone ora infette hanno superato il migliaio. Le ultime 15 vittime si sono registrate nella capitale provinciale di Wuhan, la cittĂ di 11 milioni considerata lâepicentro dellâepidemia, ha riferito la Commissione sanitaria di Hubei.
Nel frattempo la cittĂ di Wuhan vieta la circolazione di veicoli a motore, comprese le auto private nel centro cittadino per ridurre la mobilitaâ dei cittadini ed evitare unâulteriore diffusione della polmonite da coronavirus. Lo riferisce lâamministrazione locale che precisa che dal bando stanno esentati i veicoli autorizzati per il trasporti di forniture mediche o di derrate alimentari e quelli che offrono trasporti gratuiti ai cittadini che devono recarsi fuori di casa.
Gli Stati Uniti hanno avviato unâoperazione per far evacuare a partire da domani cittadini e diplomatici americani da Wuhan, lâepicentro dellâepidemia del coronavirus. Lo riferisce il Wall Street Journal. Nella cittĂ cinese ci sono circa 1.000 americani e lâambasciata li sta contattando per organizzare il trasporto aereo che li riporteraâ in Usa. Il personale medico americano sarĂ a bordo per trattare i casi sospetti.
âDimensione mondiale ancora incertaâ
âPer il momento la dimensione mondiale è ancora incertaâ. CosĂŹ in unâintervista a âLe Mondeâ, Arnaud Fontanet, un epidemiologo francese allâInstitut Pasteur in merito alla diffusione del coronavirus in Europa. âEâ difficile da direâ se lâOrganizzazione mondiale della sanitĂ (Oms) avrebbe dovuto dichiarare lâemergenza sanitaria internazionale o meno.
âCi rendiamo conto â rileva Fontanet â che la dichiarazione dellâOms è stata molto dibattuta: ritardata di un giorno con un comunicato che indica che i membri del comitato avevano pareri diversi, il che è eccezionale. Per dichiarazione âunâemergenza sanitaria internazionaleâ bisogna che la situazione sia grave, di dimensione mondiale e che la risposta necessiti un azione coordinare su scala internazionale. Per il momento la dimensione mondiale è ancora incertaâ. Per lâepidemiologo i cinesi, per quanto riguarda la parte virale, âsono stati molto rapidi. Hanno identificato il nuovo virus in un mese e hanno condiviso la sequenza immediatamente con le autoritĂ sanitarie nel mondo interoâ. Sulla parte epidemiologica, invece, osserva Fontanet, âle informazioni sono al contagocce. Ma bisogna capire che le autoritĂ cinesi sono di fronte ad una crisi sanitaria estremamente complessa. Eâ normale che siano sopraffattiâ.Â
âPossibili altri casi importati in Europaâ
Eâ possibile che possano verificarsi in Europa altri casi importati del virus cinese 2019-nCoV, ma la maggior parte dei Paesi europei ha gli strumenti per affrontare lâemergenza: lo dichiarano i Centri di controllo europei per le malattie (Ecdc), dopo la conferma del terzo caso di infezione da coronavirus in Francia, anche questo in una persona rientrata dalla Cina, come i due precedenti.
âLa conferma dei primi casi in Europa non era inattesa, considerando i recenti sviluppi relativi ai casi registrati al di fuori della Cinaâ, si legge nella nota degli Ecdc. Il fatto che i casi in Francia siano stati identificati, si rileva, conferma che il sistema di prevenzione e allerta del Paese funziona. âAlla luce della situazione attuale â osservano gli Ecdc â eâ verosimile che in Europa potranno esserci altri casi di importazione. Nonostante ci siano ancora molti aspetti sconosciuti del virus 2019-nCoV, i Paesi europei hanno le capacitaâ necessarie a prevenire e controllare un epidemia subito dopo lâidentificazione dei primi casiâ.
Hong Kong dichiara lâemergenzaÂ
Hong Kong ha dichiarato lâepidemia del coronavirus âunâemergenzaâ â il livello di allarme piuâ alto della cittaâ â mentre le autoritaâ hanno aumentato le misure nel tentativo di ridurre il rischio di diffusione di ulteriori infezioni. âOggi dichiaro di alzare il livello di risposta allâemergenzaâ, ha detto ai giornalisti la governatrice di Hong Kong.
Mentre continuano i controlli internazionali: casi certi in Australia, Giappone, 3 casi in Francia e diversi sospetti in altri Paesi.
La Francia vuole âcircoscrivereâ il contagio dopo lâufficializzazione, ieri sera, dellâesistenza di 3 casi di coronavirus su viaggiatori rientrati di recente dalla Cina, in particolare dalla zona dellâepidemia. I casi, i primi 3 verificati in Europa, riguardano un paziente di 48 anni ricoverato a Bordeaux, nel sud-ovest, e altri due a Parigi, tutti e 3 in isolamento in ospedale.
I due pazienti di Parigi sono âparenti strettiâ, hanno precisato le autoritaâ sanitarie: âbisogna trattare unâepidemia come si tratta un incendio â ha detto ieri sera la ministra della Salute Agnes Buzyn â bisogna immediatamente individuare la fonte e circoscriverla al piuâ presto possibileâ. La Buzyn ha aggiunto che il periodo di incubazione eâ stato probabilmente âattorno ai 7 giorni, fra due e 12â. âTutte le persone che sono state in contatto stretto con questi pazienti â ha spiegato il ministero â saranno individuate. Riceveranno consegne specifiche per evitare ogni contatto, allo scopo di limitare la propagazione del virusâ.