Modovì, gesto antisemita: la scritta “Juden Hier” sulla porta di casa del figlio di Lidia Rolfi

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A una manciata di ore dal Giorno della Memoria, in programma il prossimo 27 gennaio, la città di Mondovì si scopre teatro di un gravissimo episodio di natura antisemita: sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di Lidia, qualcuno ha disegnato la stella di David, accompagnata dalla scritta “Juden Hier” (dal tedesco: “Ebrei qui”).

Quasi una sorta di ghettizzazione, di ostracismo, di ritorno a un passato ignobile, che l’Italia non vuole e non deve più rivivere. La vicenda è accaduta nella notte appena trascorsa nel centro storico di Breo, dove risiede l’uomo, che ha diffuso a mezzo social la fotografia che mostra l’inqualificabile gesto.

Intorno all’ora di pranzo è arrivata la reazione ufficiale del sindaco, che ha manifestato solidarietà alla famiglia Rolfi e alla comunità ebraica a nome dell’amministrazione e della cittadinanza.

Lidia Rolfi, per quanti non ne fossero a conoscenza, fu deportata nel lager di Ravensbrück il 27 giugno 1944 in compagnia di altre 13 donne, dove rimase prigioniera sino al 26 aprile dell’anno successivo, riabbracciando poi la libertà nel mese di maggio. Un’esperienza che ha indubbiamente segnato l’esistenza della monregalese, che decise di raccontarla in un libro, al quale seguì un secondo volume, al cui interno descrisse il suo reinserimento sociale dopo il rientro dalla Germania.

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