Netto e negativo il giudizio dell’ANP sul piano di Trump per il Medio Oriente. Piuttosto, per Mustafa Barghouti, deputato e leader di Iniziativa Nazionale Palestinese, si tratta di un piano per seppellire la pace nella regione.
Barghouti: In realtà non è un piano di pace, è un piano per uccidere le possibilità di pace basate sulla soluzione del “due stati”. È un piano che punta a sostituire l’idea di una entità statale palestinese con un sistema in stile bantustan, o ghettostan, un sistema di apartheid molto peggio di quello che abbiamo visto in Sudafrica. Questo è il punto, al di là del fatto che questo non è un piano statunitense, è un piano israeliano predisposto dal signor Netanyahu, di statunitense c’è solo l’incarto.
Che effetti avrà questo nuovo scenario sulle posizioni palestinesi?
Barghouti: Se Israele uccide la soluzione dei due stati, che ha rappresentato il compromesso su cui tutta la comunità internazionale è intervenuta nel corso di più d trent’anni, se davvero ucciderà questa ipotesi allora a noi non resterà che una opzione: quella di batterci per uno stato democratico, con uguali dirtitti e uguali doveri per tutti, palestinesi e israeliani.
Quali reazioni si possono prevedere in tutta la regione?
Barghouti: Certo verrà sollevata una ondata di rabbia, da parte palestinese e da parte araba. Ma anche da parte israeliana, tra quegli israeliani che davvero vogliono una pace basata sula soluzione dei due stati, che davvero vogliono che i palestinesi possano vivere liberi e sotto la loro stessa sovranità. Ma quando si dice ai palestinesi che invece di uno stato avranno dei bantustan, assediati e circondati dalle colonie e da un muro orribile, allora si capisce che questo non è un piano di pace…