La nave Ocean Viking è attraccata poco fa al molo San Cataldo del porto di Taranto. A bordo vi sono 403 migranti che si avviano ad essere sbarcati e il loro sbarco avviene ad una una decina di giorni di distanza dall’ultimo: lo scorso 16 gennaio la Sea Watch 3 con 119 migranti a bordo. Nei migranti arrivati oggi, secondo dati della Prefettura di Taranto, ci sono 132 minori non accompagnati, 12 donne in stato di gravidanza e 20 nuclei familiari.
Dalla fine dell’estate, da quando sono ripresi gli sbarchi nel porto di Taranto, questo è quello più consistente numericamente. I migranti arrivano da Marocco, Guinea , Burkina Faso, Nigeria, Mali, Kenya e Somalia. Le navi sinora approdate avevano invece a bordo intorno al centinaio di migranti.
In Prefettura ieri mattina, per un punto di situazione sul piano organizzativo, c’è già stato, coordinato dal prefetto Demetrio Martino, un vertice tra Polizia locale, Comune di Taranto, Asl Taranto, 118 di Taranto, Croce Rossa, Sanità marittima, Capitaneria di porto e Marina Militare comando Sud. I migranti hanno appreso ieri mattina presto che sarebbero sbarcati a Taranto, ha dichiarato Medici senza Frontiere. Sebbene siano già stati diversi, dalla fine della scorsa estate ad oggi, gli arrivi di migranti a Taranto (la Ocean Viking aveva già fatto scalo in passato) sono stati ulteriormente verificati e rimessi a punto gli aspetti relativi ad accoglienza, assistenza sanitaria con i relativi controlli, fornitura di generi alimentari di prima necessità e di indumenti.
Una volta che i migranti avranno toccato terra, saranno avviati a bordo di pullman nell’hotspot ubicato in un’area dello stesso porto. Qui saranno sottoposti alla procedura di identificazione e fotosegnalamento, quindi, nell’arco di 48-72 ore, saranno avviati a nuova destinazione.
Per i minori non accompagnati, si profila il trasferimento in strutture assistenziali di Taranto, della provincia e di località vicine. Contestualmente all’arrivo della nave, scatteranno anche le indagini delle forze di polizia per verificare se eventualmente a bordo ci sono anche gli scafisti, cioè coloro che hanno trasportato i migranti in mare aperto. Già altre volte queste indagini hanno dato esito positivo grazie alle testimonianze fornite dagli stessi migranti. È il caso della Sea Wacht 3 arrivata a metà gennaio. Individuato lo scafista, un 22enne del Gambia, prima fermato dalla Polizia e poi trasferito in carcere a Taranto.
Infine, circa le proteste della Lega e del suo leader, Matteo Salvini, per l’arrivo di altri migranti a Taranto, l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, che è anche presidente della commissione Cei per la Giustizia sociale, ha dichiarato oggi, in una intervista al “Corriere Del Mezzogiorno”: “L’ex ministro dovrebbe sapere che i profughi sbarcheranno e resteranno a Taranto il tempo di rifocillarsi ed espletare le procedure di identificazione, al massimo un paio di giorni, per poi essere inviati alle destinazioni che saranno assegnate loro”.