“Con il 99% dei casi di coronavirus in Cina, questa è ancora una emergenza per quel Paese ma rappresenta una grave minaccia per il resto del mondo“. Lo ha spiegato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aprendo oggi a Ginevra il forum globale di ricerca e innovazione per mobilitare azioni internazionali in risposta al nuovo coronavirus (2019-nCoV). Un evento che vede riuniti 400 tra i maggiori esperti mondiali.
Quanto al forum globale, “speriamo che uno dei risultati di questo incontro sarà una roadmap concordata che guidi ricercatori e donatori. Ma la linea da seguire è: solidarietà, solidarietà, solidarietà”. L’Oms ha messo in campo il progetto ‘R&D Blueprint’ “che ha come priorità quella di identificare i patogeni prioritari per la ricerca, ma include anche scenari per il ‘patogeno x’, un agente – ha aggiunto il direttore generale – precedentemente sconosciuto e che diventa una minaccia esattamente come quello con cui abbiamo a che fare ora”. Questa task force nasce con l’epidemia di Ebola in Africa dove l’Oms ha creato “una strategia per lo sviluppo di farmaci e vaccini” e per accelerare “le attività di ricerca e sviluppo durante le epidemie”.
“Pubblicazioni, brevetti e profitti non sono ciò che conta di più adesso – è il monito lanciato da Tedros Adhanom Ghebreyesus – Ciò che conta di più è fermare l’epidemia di 2019-nCoV e salvare vite”. “Con il vostro supporto, è quello che possiamo fare insieme”, ha detto il dg rivolgendosi alla platea di esperti. “L’Oms – ha sottolineato ancora – rimane impegnata a garantire un accesso equo ai prodotti sanitari per le popolazioni che ne hanno bisogno e lavorerà per garantire che l’accesso sia sempre parte di tutti gli sforzi di ricerca e sviluppo”.