Londra – Come ci si muovera’ nelle citta’ o tra citta’ tra 10/15 anni? O forse prima?
Oggi non e’ difficile prevederlo e non e’ fantascienza perche’ importanti societa’ multinazionali, per esempio Boeing, hanno investito negli anni scorsi in ricerca e sviluppo e questo investimento sta dando loro i primi positivi risultati.
Parliamo di Vtol, eVtol, vertiporti, ovvero tutti argomenti appartenenti all’Uam, Urban Air Mobility.
E’ verso questa direzione che la ricerca tecnologica sta portando l’umanita’.
Ed anche l’economia globale.
Ma andiamo per ordine.
Urban Air Mobility, o UAM, descrive un trasporto innovativo nata per evitare la congestione che affligge molte città e sobborghi di tutto il mondo.
Come mezzo di trasporto elettrico, UAM sfrutta uno spazio aereo a bassa quota (da 500 a 5.000 piedi sopra il livello del suolo) per trasportare da uno a cinque passeggeri o merci verso destinazioni da cinque a 50 miglia (il eVtol della tedesca Lilium arrivera’ sino a 150 miglia confermatomi personalmente dal capo progettista la scorsa settimana).
Senza aumentare la congestione o l’inquinamento stradale o creare costosi progetti di ampliamento della rete stradale.
Il VTOL non richiede una pista. I voli hanno solo bisogno di spazio sufficiente per decollare verticalmente, attraversare lo spazio aereo e poi atterrare, sempre verticalmente.
La comunità UAM, in costante crescita, comprende la FAA, la NASA, il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti, la General Aviation Manufacturers Association, i ricercatori universitari nell’ambito dei trasporti, i governi e le autorità dell’aviazione civile. Il gruppo comprende anche produttori di aerei come Bell Helicopters, Airbus e Boeing, la società di ridesharing Uber e startup come Kitty Hawk’s Cora, Joby e Terrafugia.
A San Paolo, in Brasile, è in uso un precursore dell’UAM e una piattaforma basata su app trova e prenota l’elicottero più vicino.
In Nuova Zelanda e Dubai, gli imprenditori stanno testando e perfezionando i prototipi.
Oggi le sfide principali sono l’aeronavigabilità e la SWAP (dimensioni, peso e potenza), perché i taxi aerei devono avere abbastanza potenza per sollevare migliaia di tonnellate.
La politica e la scienza ha bisogno di tempo per sviluppare norme e regolamenti per garantire la sicurezza dei veicoli, dei passeggeri in volo, delle persone e delle strutture a terra.
Inoltre potrebbe essere necessario automatizzare alcuni servizi di controllo del traffico aereo.
Poi c’è la sfida di certificare un aereo in cui il software svolge la maggior parte dei compiti del pilota.
Si ritiene che tra 10-15 anni, i taxi aerei saranno comuni e le tariffe accessibili (in quanto il modello di trasporto come servizio riduce i costi). E man mano che gli usi si espanderano, nuovi posti di lavoro e servizi si svilupperanno intorno al mercato UAM.
Oltre a trasportare passeggeri o consegnare pacchetti, la comunità UAM prevede una varietà di usi per questa tecnologia.
Eccone alcuni: le ambulanze aeree di emergenza potranno portare più velocemente le vittime di incidenti negli ospedali e le guide turistiche consentiranno ai visitatori di visitare la città da un punto di vista completamente nuovo.
Fantascienza? Non tanto.
Nel 2018 Boeing ha completato con successo il primo test flight del suo prototipo di autonomous passenger air vehicle (PAV) a Manassas, in Virginia.
Boeing NeXt, capofila dell’impegno aziendale per la mobilità aerea urbana, ha utilizzato la controllata Aurora Flight Sciences per progettare e sviluppare l’aereo elettrico a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) e continuerà i test (a giugno dello scorso anno si e’ verificato un crash) per migliorare la sicurezza e l’affidabilità del trasporto aereo autonomo on-demand.
Il prototipo PAV ha completato il decollo, il volo e l’atterraggio, controllati durante il volo, testando le funzionalità autonome del velivolo e i sistemi di controllo a terra. Il PAV è un VTOL elettrico autonomo che dovrebbe sviluppare il concetto della “mobilità aerea urbana“, di persone e cose.
I voli futuri serviranno a testare il volo di lungo raggio e wing-borne e la fase di transizione tra le modalità verticale e forward-flight.
“In un anno, siamo passati dal design concettuale al prototipo volante”, fu il comment del Boeing Chief Technology Officer Greg Hyslop. “L’esperienza Boeing e l’innovazione sono state fondamentali nello sviluppo aeronautico, in quanto rappresentano la forma di trasporto più sicura e più efficiente al mondo. Continueremo a guidare questo sviluppo, con un approccio sicuro, innovativo e responsabile alle nuove soluzioni di mobilità”.
Dotato di un sistema a propulsione elettrica, il prototipo PAV è progettato per voli totalmente autonomi dal decollo all’atterraggio, con un range fino a 50 miglia (80,47 km). Lungo 9,14 metri e largo 8,53 metri, l’aereo ha una autonomia di 50 miglia e una struttura avanzata che integra la propulsione e i sistemi d’ala per ottenere un volo efficiente.
“Questa si chiama rivoluzione ed è resa possibile dall’autonomia”, dichiaro’ lo scorso anno John Langford, president e chief executive officer di Aurora Flight Sciences. “L’autonomia certificabile consentirà di avere una mobilità aerea urbana silenziosa, pulita e sicura”.
I test flight rappresentano l’ultimo traguardo per Boeing NeXt.
Per capire gli aspetti economici ecco la dichiarazione di Steve Nordlund, vice president e general manager of Boeing NeXt: “Boeing c’era quando è nata l’industria aeronautica e noi, nel nostro secondo secolo di storia, libereremo tutto il potenziale del mercato della mobilità aerea urbana. Dalla costruzione di aerei all’integrazione dell’aerospazio, ci immergeremo in un futuro di mobilità sicura e low-stress nelle città e nei Paesi del mondo”.
Chi non conosce Porsche?
Ebbene Porsche ha stipulato un protocollo d’intesa prorpio con Boeing, il cui obiettivo è quello di “esplorare il mercato della mobilità aerea premium e l’estensione del traffico urbano nello spazio aereo”, questo è quello che ha comunicato la Casa.
Detlev von Platen, membro del comitato esecutivo per le vendite e il marketing di Porsche AG, ha dichiarato: “Porsche sta cercando di migliorare la sua immagine come produttore di auto sportive diventando un marchio leader per la mobilità premium. A lungo termine, ciò potrebbe significare il passaggio alla terza dimensione del viaggio. Stiamo unendo i punti di forza di due importanti aziende globali per affrontare un potenziale segmento di mercato che sarà la chiave del futuro”.
Uno studio di Porsche Consulting dice che il mercato della mobilità aerea urbana decollerà a partire dal 2025. La speranza è che questa nuova tipologia di mobilità finirà per trasportare i passeggeri più rapidamente ed efficientemente dei mezzi terrestri e con una maggiore flessibilità.
Porsche, dopo aver lanciato la sua prima elettrica, vuole guardare lontano e sviluppare auto elettriche volanti con Boeing, da usare come servizio di ride sharing o taxi nelle grandi città.
Porsche e Boeing hanno intenzione di capire se i veicoli volanti potranno essere utilizzati nelle aree urbane con una densità di popolazione elevata, semplificando e velocizzando così il trasporto. Boeing, Porsche e Aurora Flight Sciences, una controllata di Boeing, stanno già sviluppando un concept che anticipa quali potrebbero essere le forme di questo nuovo veicolo elettrico in grado di decollare verticalmente e atterrare. Una volta costruito, il nuovo prototipo verrà collaudato per sperimentarne l’utilizzo.
Anche Airbus ha annunciato un accordo con Audi proprio con gli stessi obiettivi dell’intesa Boeing-Porsche.
Dal 2025 il mercato della mobilità urbana aerea accelererà.
E chi si occupa di trasporti e di mobilita’ urbana dovra’ adeguarsi all’innovazione tecnologica che portera’ le persone e le merci a modificare sensibilmente la propria mobilita’ in citta’ e tra citta’.
Sono pronti a questa innovazione?
L’economia sicuramente, la politica non so, almeno in Italia.
Riccardo Cacelli