Coronavirus, Israele vieta l’ingresso agli italiani: Tokyo chiude tutte le scuole

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L’Autorità per l’immigrazione israeliana ha rifiutato, in base alle nuove disposizioni assunte oggi, l’ingresso nel paese a passeggeri in viaggio dall’Italia. Lo riferisce il sito Ynet secondo cui 25 erano su un volo da Bergamo: 19 cittadini italiani e gli altri stranieri. Tutti stanno rientrando in Italia con lo stesso volo. Gli ispettori dell’immigrazione hanno poi rifiutato l’ingresso a 23 passeggeri atterrati all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv su un volo da Venezia e altri 9 su un volo da Milano. A questi vanno aggiunti altri di un volo da Roma.

Intanto il premier giapponese Shinzo Abe ha ordinato la chiusura di tutte le scuole elementari e medie superiori del Paese a partire da lunedì 2 marzo per almeno due settimane, per anticipare una diffusione a livelli allarmanti del coronavirus. Il provvedimento non riguarda tuttavia il funzionamento degli asili nido.

E prima di partire per Napoli, dove oggi guiderà la delegazione francese al vertice bilaterale con l’Italia, il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di visitare la Pitié-Salpetrière, uno dei principali ospedali di Parigi, dove ieri è morto il primo francese affetto da coronavirus. In Francia “arriva un’epidemia”, ha detto Macron durante la visita all’ospedale. “Conto su di voi come potete contare su di me”, ha aggiunto rivolgendosi alle equipe mediche dell’ospedale, insistendo sulla necessità di avere “un’informazione trasparente dinanzi a un’epidemia che arriva”. Da parte loro, i medici del grande ospedale parigino hanno detto al presidente di temere uno “scenario all’italiana”.

Le autorità della Danimarca hanno annunciato oggi il primo caso accertato di coronavirus: si tratta di un uomo che era rientrato dall’Italia con la sua famiglia il 24 febbraio dopo aver trascorso una vacanza in una località sciistica in Lombardia. Sua moglie e suo figlio sono risultati negativi ai test e le condizioni dell’uomo sono state definite abbastanza buone.

Primo caso di coronavirus anche in Romania. E’ stato trovato infatti positivo ai test un paziente di Priguria, provincia di Gorj, nel sudovest del paese balcanico. Secondo quanto riportato dall’agenzia Mediafax, il ‘paziente zero’ ha 20 anni e lavora presso un ristorante di proprietà di un italiano. Il capo del dipartimento per le situazioni di emergenza (Dsu) romeno Raed Arafat ha dichiarato che l’uomo sarà tenuto in quarantena nella propria casa assieme ai suoi sette familiari.

Anche in Estonia è stato accertato il primo caso di coronavirus: lo ha annunciato il ministro degli Affari sociali, Tanel Kiik, a Etv secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass. Secondo Kiik, la persona risultata positiva ai test è rientrata nel Paese ieri notte dall’Iran. “Il paziente – ha detto Kiik – è residente permanentemente in Estonia ma non è un cittadino” estone. “Per quanto ne so, è un cittadino iraniano”, ha spiegato il ministro.

E altre due persone sono risultate positive al test da coronavirus nel Regno Unito, portando il totale dei contagiati nel Paese a 15. Entrambi i pazienti sono ricoverati in Inghilterra, a Liverpool e a Londra, ed entrambi devono il contagio a fonti italiane, secondo il ministero della Sanità britannico. Uno arriva infatti da Tenerife, dove un albergo è in quarantena dopo che il virus è stato individuato in quattro turisti italiani; l’altro era “passato per l’Italia”: lo ha precisato il chief medical officer Chris Whitty.

E’ salito a quattro intanto il numero di casi di coronavirus confermati in Svizzera, con due nuovi casi confermati nel Cantone dei Grigioni. Le due persone – precisa oggi l’agenzia di stampa svizzera Keystone-Ats – non presentano sintomi e sono in buone condizioni. Sono tuttavia ricoverate in ospedale per precauzione e ben curate.

I contagi registrati ieri all’estero, ha annunciato l’Oms, hanno superato per la prima volta quelli in Cina (427 contro 411). E Pechino, che ora teme un contagio di ritorno, ha deciso d’imporre un periodo di 14 giorni di auto-quarantena per tutti coloro che arrivano da Paesi colpiti dall’infezione, inclusa quindi l’Italia. Secondo gli ultimi dati, la Cina è a quota 78.190 casi totali, inclusi 2.178 morti.

Ma se l’epidemia ha raggiunto il picco in Cina tra il 23 gennaio e il 2 febbraio, per poi decelerare, la sua diffusione si sta ora allargando in altre parti del mondo. Fuori dal Dragone, si è a 2.790 casi e 44 decessi in 37 Paesi, sempre secondo l’ultimo conteggio dell’Oms. Di seguito, più in dettaglio, gli aggiornamenti Stato per Stato.

L’Europa

In Germania è una maestra d’asilo di 46 anni che ha prestato servizio fino a venerdì scorso la donna positiva al test del coronavirus nel Nordreno-Vestfalia: lo ha annunciato il ministro della Salute del land Karl-Josef Laumann. Si tratta della moglie di un altro contagiato di 47 anni, attualmente ricoverato in ospedale in serie condizioni. La maestra e i suoi due bambini sono ora in quarantena a casa, così come tutti i frequentatori dell’asilo e le rispettive famiglie.

Quattro i nuovi casi positivi registrati ieri. Uno nella Renania-Palatinato: si tratta di un soldato della casa della Croce rossa della Bundeswehr di Coblenza. Gli altri tre sono nel Baden-Wuerttemberg, uno dei quali è il “paziente zero” tedesco: un 25enne di Goeppingen di ritorno da un viaggio a Milano con la fidanzata. Il secondo è un aiuto primario del reparto di Patologia della clinica universitaria di Tubinga ed è il padre della ragazza che ha accompagnato a Milano il “paziente zero”, anche lei attualmente in isolamento. Il terzo è un 32enne della circoscrizione di Rottweil che era stato a Codogno nei giorni scorsi. Anche la moglie e il suo bambino, che hanno viaggiato con lui, sono stati sottoposti al test, ma sono risultati negativi. Dovranno comunque restare in isolamento in casa.

La Spagna ha registrato negli ultimi giorni 15 casi positivi, che si aggiungono ai primi due colpiti e già dimessi giorni fa. Quattro a Madrid, tre a Barcellona, quattro a Tenerife, uno a Siviglia, uno a Castellón e due a Valencia. Alcuni di loro legati a viaggi in Italia, e cinque sono di nazionalità italiana: ovvero, la 36enne trovata positiva a Barcellona (al rientro da un viaggio tra Bergamo e Milano) e i quattro turisti a Tenerife (un medico e sua moglie, entrambi di Piacenza, e altri due della stessa comitiva, che sono ricoverati in isolamento all’ospedale Candelaria di Santa Cruz).

Il ministero della Salute spagnolo ha deciso di ampliare le zone a rischio coronavirus verso le quali raccomanda di non effettuare viaggi non necessari: oltre alla Cina, sono ora inclusi Giappone, Corea del Sud, Singapore, Iran e le quattro regioni del Nord Italia(Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna).

La Russia ha messo in guardia i propri cittadini contro i viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran per cercare di contenere la diffusione del coronavirus nel Paese: l’Autorità per la sicurezza dei consumatori, Rospotrebnadzor, ha esortato i russi a evitare di recarsi in questi Paesi “fin quando la situazione epidemiologica non si sarà stabilizzata”. Mosca aveva già sconsigliato i viaggi in Cina. Finora in Russia si registrano solo due casi di contagio e nessuna vittima. Il ministero degli Esteri ha tuttavia precisato che non vi è alcuna “sospensione” dei voli da e verso l’Italia e che ai cittadini italiani in ingresso nel Paese non vengono applicate “restrizioni”.

Da martedì, invece, il Regno Unito ha imposto “l’auto-isolamento” per 14 giorni a scopo precauzionale per tutti coloro che provengono dal nord Italia (a nord di Pisa, Firenze e Rimini) e presentino sintomi “anche leggeri” d’un potenziale contagio da coronavirus. E la quarantena obbligata anche senza sintomi di sorta, per lo stesso periodo di tempo, per tutti coloro che arrivino dalle località della Lombardia e del Veneto isolate su decisione del governo italiano. Lo si legge nelle indicazioni aggiornate dei suggerimenti del Foreign Office. Nel Paese sono 15 i contagati.

La Grecia ha riferito del suo primo caso di coronavirus: si tratta di una donna che ha viaggiato di recente nel Nord Italia. Un portavoce del ministero della Salute ha riferito che la paziente, 38 anni, è ricoverata in un ospedale di Salonicco ed è in buone condizioni.

Un primo caso di positività si è registrato nella Macedonia del Nord. Come ha reso noto nel pomeriggio il ministro della Salute Venko Filipche, si tratta di una donna macedone intorno ai cinquant’anni tornata dall’Italia dopo un lungo sogg iorno, che è stata ricoverata alla Clinica per le malattie infettive di Skopje.

La Georgia ha annunciato il primo contagio da coronavirus nel Paese.

In Finlandia è stato annunciato un secondo caso di coronavirus: “È una donna in età lavorativa che ha viaggiato nel nord Italia”. La donna è ricoverata in un ospedale ad Helsinki ed è “in buone condizioni”, ha dichiarato il National Institute of Health and Welfare. Alla fine di gennaio, la Finlandia aveva registrato il suo primo caso di contagio: una turista cinese di Wuhan, epicentro dell’epidemia, in viaggio in Lapponia.

La compagnia nazionale della Bulgaria, la Bulgarian Air, ha sospeso tutti i suoi voli da e per Milano fino al 27 marzo: lo ha annunciato la stessa società attribuendo la decisione all’aumento dei casi di coronavirus nel nostro Paese. Tutti i passeggeri dei voli cancellati possono chiedere il rimborso completo dei biglietti o cambiare la data del viaggio senza costi aggiuntivi, si legge in una nota della compagnia aerea.

La Turchia ha sconsigliato i viaggi nelle regioni colpite dal coronavirus in Italia “a meno che non sia necessario”. A indicarlo è stato il ministero degli Esteri di Ankara, che applica la stessa raccomandazione all’Iraq.

A Bruxelles, il questore dell’Europarlamento ha rivolto la raccomandazione di osservare una quarantena di 14 giorni agli eurodeputati che negli ultimi 14 giorni abbiano visitato le quattro Regioni italiane considerate a rischio (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto). Una misura preventiva raccomandata ovviamente anche agli staff dei parlamentari stessi.

 

Le Americhe

Il ministero della Sanità del Brasile ha confermato il primo caso di coronavirus nel Paese, sottolineando che è stato condotto anche un secondo test: la notizia è stata fornita dal ministro Luiz Henrique Mandetta. Il paziente risultato positivo è un uomo di 61 anni rientrato nella sua città di residenza, San Paolo, da un viaggio di lavoro in Italia tra il 9 e il 21 febbraio. Il governo dello Stato di San Paolo ha quindi annunciato la creazione di un comitato di crisi.

Gli Stati Uniti hanno aumentato il grado d’allerta verso il nostro Paese: i cittadini possono viaggiare, ma con più precauzioni. I Centers for diseases control (Cdc) e il Dipartimento di Stato hanno modificato le avvertenze per i cittadini americani che viaggiano all’estero, mettendo l’Italia al livello 2 in una scala di quattro: si può viaggiare nel Paese, aumentando però le precauzioni, per i focolai di Covid-19.

San Francisco, la quarta città più grande d’America, ha dichiarato lo stato d’emergenza locale per una settimana, anche se non ha finora alcun caso. Lo ha annunciato la sindaca London Breed, spiegando che si tratta di una misura preventiva.

Almeno cinque università americane hanno cancellato i programmi di studio in Italia: sono la Elon University, la Fairfield University, la Florida International University, la New York University e la Syracuse University, quasi tutte con programmi a Firenze.

 

Nel resto del mondo

La Corea del Sud ha riportato altri 171 casi del nuovo coronavirus: lo riferisce il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), secondo cui il totale nazionale dei contagi è salito a quota 1.766.

In Iran i numeri ufficiali parlano di 141 infezioni e 22 morti. Lo riporta oggi l’agenzia di stampa statale Irna.

In India, il ministero della Salute ha annunciato la possibilità di mettere in quarantena di 14 giorni i passeggeri in arrivo dall’Italia o che abbiano visitato l’Italia dal 10 febbraio scorso. Il ministero ha inoltre sconsigliato i cittadini di effettuare viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran.

Il Pakistan ha confermato i suoi primi due casi.

Il primo caso in Algeria è quello di un cittadino italiano: è un dipendente dell’Eni è la compagnia ha fatto sapere che “non ha febbre e gode di buone condizioni di salute”. Era arrivato il 17 febbraio da Bertonico, comune in provincia di Lodi che dal 21 fa parte della zona rossa di diffusione della Lombardia. “Dal 21 – ha fatto sapere ancora l’Eni – il dipendente è rimasto in isolamento all’interno del campo” di Mle, nel deserto algerino.

La Royal Jordanian Airlines ha sospeso i suoi voli per Roma a partire da ieri e fino a nuovo ordine. Lo ha riferito l’agenzia Petra, secondo cui l’ad della compagnia giordana, Stefan Pichler, ha spiegato che la decisione “è diretta alla salute dei viaggiatori che l’azienda pone al top delle sue priorità, alla luce del crescente numero di infezioni da coronavirus in Italia e in alcuni Paesi asiatici”. La Giordania aveva già annunciato il divieto di ingresso ai viaggiatori in arrivo dall’Italia, oltre che da Cina, Corea del Sud e Iran.

Anche il Kuwait ha sospeso tutti i voli da e per l’Italia, la Corea del Sud e la Thailandia. Lo ha reso noto l’agenzia Kuna. Tutti gli stranieri che hanno visitato questi Paesi nelle ultime due settimane non potranno entrare in Kuwait. Non verranno emessi nuovi visti, mentre per i kuwaitiani di rientro sarà necessaria una quarantena.

Le Seychelles, paradiso delle vacanze, hanno chiuso le frontiere agli italiani. In particolare, si legge in un aggiornamento sul sito di Viaggiare Sicuri gestito dall’Unità di crisi della Farnesina, “le Autorità locali hanno vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti alle Seychelles di imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Corea del Sud e Iran negli ultimi 14 giorni”. Analoga misura per i passeggeri che arrivassero via mare.

La ricetta Oms per il disinfettante fai da te

RISCHIO RECESSIONE GLOBALE – Il coronavirus è stato un duro colpo per l’economia cinese, che ora minaccia di mettere fuori gioco l’economia globale. Una recessione globale è probabile se COVID-19 dovesse trasformarsi una pandemia, e le probabilità che ciò accada sono verosimilmente alte e aumentano con il crescere dei contagi in Italia e in Corea del Sud . L’economia statunitense è più isolata dall’impatto del virus, ma non è immune, e anche in questo scenario subirebbe probabilmente una flessione. A scriverlo è Moody’s in un report.

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