Coronavirus, oltre novantamila contagiati nel mondo

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I morti per il nuovo coronavirus superano quota 3.117 nel mondo. Oltre novantamila i contagiati.

Le Olimpiadi di Tokyo potrebbero essere spostate alla fine dell’anno causa coronavirus. E’ l’ipotesi evocata dal ministro giapponese le Olimpiadi Seiko Hashimoto, citato dall’Independent. Secondo i termini dell’accordo fra Giappone e Cio, i Giochi devono tenersi entro il 2020, senza specificare quando. Ora sono previsti dal 24 luglio al 9 agosto. “Il contratto prevede che i Giochi si tengano entro il 2020. Questo potrebbe essere interpretato come una possibilità di spostarli, ma stiamo facendo tutto il possibile per far sì che si svolgano come previsto”.

Tutti coloro in arrivo a Pechino da Paesi esposti al contagio del nuovo coronavirus – Corea del Sud, Giappone, Iran e Italia – dovranno rispettare un periodo di quarantena di 14 giorni. E’ quanto ha annunciato il vice segretario generale del governo municipale della capitale, Chen Bei. La misura, secondo quanto è stato spiegato in un comunicato, coinvolge sia i cittadini cinesi sia gli stranieri. In mancanza di una dimora a Pechino, l’auto-isolamento sarà osservato in un hotel designato.

In Cina 18 province hanno abbassato l’allerta sull’epidemia partita da Wuhan. Il Paese ha registrato ulteriori 125 nuovi casi di coronavirus, centrando il livello più basso delle ultime 6 settimane, e 31 morti aggiuntivi, tutti concentrati nella provincia epicentro dell’epidemia dell’Hubei. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha portato il totale dei decessi a 2.943 e delle infezioni complessive a quota 80.151. I casi di contagio hanno seguito un trend al ribasso negli ultimi giorni, malgrado gli 11 casi segnalati oggi fuori dall’Hubei rappresentino il livello più alto degli ultimi 5 giorni.

In India il governo chiude l’ingresso ai viaggiatori provenienti da Italia, Cina, Iran, Corea del Sud e Giappone per il timore coronavirus: lo scrivono i media indiani tra cui l’Hindustan Times riportando un comunicato del governo. Secondo l’annuncio, riferito anche dal sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, i visti rilasciati sino a oggi sono sospesi “per tutti i cittadini italiani, cinesi, sudcoreani, iraniani e giapponesi che non siano ancora entrati” in India, con eccezioni solo per diplomatici e funzionari Onu, che dovranno comunque fare controlli.

Il downgrade dell’allerta (da 1 a 2) ha trovato conforto negli aggiornamenti riferiti a domenica sera diffusi dalla Commissione sanitaria nazionale: altri 42 decessi (2.912 in totale) e 202 nuovi contagi certi (solo sei fuori dall’Hubei), a quota 80.026. Sono i numeri più bassi da settimane. E a Wuhan, focolaio del coronavirus, ha chiuso il primo dei 16 ospedali messi a punto con la massima urgenza dopo lo scoppio dell’epidemia. La decisione è maturata grazie al drastico calo delle nuove infezioni, ha riferito il network statale Cctv, ma solo dopo aver dimesso gli ultimi pazienti guariti. L’Hubei ha segnalato domenica 196 contagi, scivolando per la prima volta dal 24 gennaio sotto quota 200. Lo Zhejiang, da dove provengono gran parte dei cittadini cinesi residenti a Milano, ha avuto il primo caso di contagio di ritorno del coronavirus dall’Italia, dopo quelli quasi tutti legati all’Iran di Pechino, del Guangdong e della regione autonoma Ningxia Hui. La commissione sanitaria locale, secondo il Global Times, ha riferito che la positività ai test è maturata domenica: Wang, questo il cognome della donna di 31 anni, era rientrata da Milano nella contea di Qingtian il 28 febbraio. La paziente aveva preso medicine dal 16 febbraio ai primi sintomi di febbre, tosse e diarrea.

La Cina ha registrato altri sette casi di “contagio di ritorno” dall’Italia, aumentando i timori di ricontaminazione del Paese da cui è partita l’epidemia. Sulle 11 nuove infezioni da coronavirus annunciate oggi fuori dall’Hubei, provincia epicentro, sette sono relative allo Zhejiang, ha detto la Commissione sanitaria nazionale. Sono cittadini cinesi tornati dall’Italia la scorsa settimana che, secondo il network statale Cgtn, lavoravano nello stesso ristorante di Bergamo e avevano stretti contatti con la prima donna rientrata il 28 febbraio e risultata positiva. I sette nuovi casi sono stati riportati tutti nella città di Lishui, nella contea di Qingtian, portando il totale dei contagi nello Zhejiang a 1.213. Il governo di Qingtian ha spiegato sul suo account WeChat che i sette lavoravano nello stesso ristorante di Bergamo della donna di 31 anni risultata essere la prima contagiata certa. La scorsa settimana, sei di loro hanno viaggiato da Milano a Shanghai in aereo con scalo a Mosca, mentre la settima è arrivata a Shanghai facendo uno scalo in Germani. Tutti sono risultati positivi ai test lunedì, non appena arrivati a Qingtian e nessuno di loro si era recato a Wuhan o in regioni cinesi a rischio. Le autorità di Shanghai, municipalità che confina con lo Zhejiang, hanno individuato 71 persone venute a stretto contatto con i sette, disponendo per loro una quarantena di 14 giorni. Il Global Times ha ricordato come il “contagio di ritorno” sia una minaccia, citando il caso delle cinque persone accertate che sono tornate in Cina negli ultimi giorni da altre parti, dall’Iran e dal Regno Unito, importando il virus.

Confermato negli Stati Uniti il secondo decesso legato al coronavirus, sempre nello stato di Washington. Fonti della Sanità americana aggiungono che si registra anche il primo caso di contagio a New York. L’uomo che è morto sabato aveva 70 anni ed era “condizioni di salute scarse”, secondo l’ufficio di sanità pubblica nella contea di King, la più popolosa dello stato e sede di Seattle, città di oltre 700.000 abitanti. Sulla costa opposta, New York ha confermato il suo primo caso di positività. “La paziente, una donna di circa 30 anni, ha contratto il virus mentre viaggiava in Iran ed è attualmente isolata nella sua casa”, ha detto ieri sera il governatore Andrew Cuomo, aggiungendo che la paziente “non è in gravi condizioni ed è in una situazione controllata da quando è arrivata a New York”.

Lo stato della Florida ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria dopo che sono stati rilevati i primi due casi di coronavirus. Si tratta di due persone tra cui – spiegano le autorita’ locali – una che ha viaggiato in Italia

In Franica il museo del Louvre resta chiuso, i dipendenti in assemblea hanno votato nuovamente per il diritto all’allontanamento dal posto di lavoro nel timore dell’epidemia di Coronavirus. L’edizione annuale del Salone del Libro di Parigi, in programma dal 20 al 23 marzo, è stata cancellata per i timori legati all’epidemia di coronavirus, ha annunciato il presidente della manifestazione, Vincent Montagne. “In seguito alle decisioni del governo di vietare i raduni con più di 5000 persone in un ambiente chiuso, abbiamo preso con rammarico la decisione di annullare l’edizione 2020”, ha scritto in un comunicato.

In Marocco si registra il primo caso di coronavirus: si tratta di un cittadino marocchino che risiede in Italia, ha reso noto il ministro della Salute. L’uomo è ricoverato all’ospedale Moulay Youssef di Casablanca e le sue condizioni non sono preoccupanti. Le autorità hanno avviato le verifiche sulle persone venute in contatto con il paziente e, come prima misura preventiva, hanno annullato la Fiera internazionale dell’Agricoltura (‘Siam’), in programma a Meknes dal 14 al 19 aprile.

La Corea del Sud ha riportato 600 nuovi casi di coronavirus, portando il totale delle infezioni a 4.812, con un allarmante incremento a Daegu, la città dove ha sede la Chiesa di Gesù Shincheonji, rivelatasi il vero focolaio dell’epidemia. In base ai dati aggiornati del Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc) ricontati e riorganizzati per data, ci sono anche tre morti ufficiali in più per un totale di 28 decessi. Il nuovo balzo del numero di contagi segue i 1.062 registrati domenica e gli 813 di sabato.

L’Indonesia ha riportato i suoi due primi casi confermati di coronavirus. Una donna di 64 anni e sua figlia di 31 sono risultate positive ai test in un ospedale di Giacarta, ha dichiarato il ministro della Salute indonesiano Terawan Agus Putranto.

In Algeria si registrano altri due casi di coronavirus. Si tratta di una donna di 53 anni e della figlia di 24. Entrambe sono in isolamento nella provincia di Blida, a sud di Algeri, hanno reso noto ieri le autorità sanitarie, spiega la Bbc. Le due donne avevano ospitato un uomo e la figlia provenienti dalla Francia che erano risultati positivi al coronavirus una volta rientrati in Europa. La settimana scorsa un cittadino italiano era risultato positivo al coronavirus in Algeria, ed era stato rimpatriato.

In Croazia è stato accertato un nuovo caso di contagio da coronavirus, con il totale che sale a otto. Nel darne notizia, i media locali aggiungono che degli otto contagi, cinque si sono registrati a Rijeka (Fiume) e tre nella capitale Zagabria.

La Lettonia ha identificato il primo caso di coronavirus sul suo territorio, una donna tornata dall’Italia. Lo hanno annunciato i servizi medici del Paese baltico. La cittadina lettone, la cui identità ed età non sono state rese note, è tornata sabato da Verona su un volo che ha fatto scalo a Monaco. E’ ora ricoverata in ospedale con suo figlio, che non presenta sintomi. Il resto della sua famiglia è stato messo in quarantena a casa per i prossimi 14 giorni.

Il Portogallo registra i primi due casi di coronavirus. Lo riferisce la tv Sic specificando che in un caso si tratta di un uomo che era stato di recente in Italia, l’altro rientrava dalla Spagna. Entrambi sono stati ricoverati a Porto. Al momento non è arrivata conferma da parte del ministero della Salute portoghese.

In Belgio, 6 nuovi casi, tornavano dal Nord Italia – I sei nuovi casi di coronavirus confermati in Belgio riguardano persone che sono state recentemente nel Nord Italia. Lo rivela una nota del ministero della Salute, sottolineando che i contagi (cinque nella regione delle Fiandre e uno a Bruxelles) sono stati identificati durante il weekend dopo aver effettuato 140 test. Tutti presentano sintomi lievi come febbre e tosse. Il totale dei casi positivi al coronavirus registrati in Belgio sale quindi a otto. Ai sei nuovi si aggiungono infatti i due già conosciuti: una donna di Anversa rientrata dal nord della Francia e ora in isolamento in ospedale, e un uomo rientrato da Wuhan, oggi guarito. Intanto le quattro scuole europee ‘Schola Europaea’ della capitale, frequentate per la maggior parte da figli di funzionari delle istituzioni comunitarie, hanno chiesto a professori e alunni rientrati dalle zone a rischio (Cina, Hong Kong, Macao e il territorio italiano soggetto a misure di quarantena) di restare in isolamento a casa per 14 giorni.

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