Coronavirus: rallenta il passo in Corea del Sud

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Il coronavirus rallenta il passo in Corea del Sud: i casi totali salgono a 7.478 con i 96 rilevati nelle ultime 16 ore, ha riferito il Korea Centers for Disease Control and Prevention, ma perdono slancio. La frenata è legata ai controlli a tappeto tra gli adepti della Chiesa di Gesù Shincheonji, fortissimo focolaio. I 248 casi di domenica, resi noti questa mattina, sono sotto l’aumento quotidiano di 500 casi della scorsa settimana e rappresentano il livello più basso dal 26 febbraio. Sabato i casi sono stati 367, venerdì 438 e giovedì 518.

Corea Nord, volo evacua 100 stranieri – Un volo speciale di Air Koryo, la compagnia di bandiera nordcoreana, è partito in mattinata da Pyongyang con circa 100 stranieri per raggiungere dopo due ore circa Vladivostok, in Russia, chiudendo un periodo di 30 giorni di quarantena.

La Corea del Sud ha registrato nell’intera giornata di domenica 248 nuove infezioni per coronavirus: secondo il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), i contagi totali si sono portati a 7.382, in gran parte concentrati nei due focolai della città di Daegu e della vicina provincia di Nord Gyeongsang. Un altro morto è stato finora segnalato, portando i decessi complessivi a quota 51.

Riapre in parte Shanghai Disney Resort – Riapre, sia pure parzialmente, lo Shanghai Disney Resort, a oltre un mese dalla chiusura decisa a fine gennaio per contrastare la diffusione del coronavirus. Se il parco divertimenti di Disneyland resta chiuso, l’area dello shopping e dell’intrattenimento della zona di Disneytown, più un parco e un hotel all’interno dello stesso complesso, hanno ripreso oggi le operazioni “come primo passo di una riapertura a fasi successive”, ha spiegato il resort in una nota.

In Cina 22 nuovi morti, a minimi da crisi – La Cina ha registrato ieri 22 nuovi decessi da coronavirus, livello più basso mai registrato dall’inizio della raccolta dei dati sull’epidemia avviata a gennaio. Negli ultimi aggiornamenti, la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha riferito che i contagi aggiuntivi si sono attestati a 40, tutti nell’Hubei, la provincia epicentro della crisi, mentre nessuno, per il secondo giorno di fila, nel resto del Paese. I contagi sono saliti e 80.735, i morti a 3.119 e i guariti saliti al 72%, pari a 58.600 (+1.535 solo ieri). Infine, altri 4 casi di infezioni importate, per totali 67.

Tre nuovi casi in Argentina, 12 in totale – Il ministero della Sanità argentino ha reso noto ieri di avere la conferma di tre nuovi casi importati di coronavirus, per cui il totale generale sul territorio nazionale è salito ora a 12 contagiati. Lo riferisce l’agenzia di stampa Telam. In un comunicato ministeriale si precisa che si tratta di due pazienti di Buenos Aires ed uno della provincia della capitale che “stanno compiendo l’isolamento stabilito dalle autorità sanitarie”. Il primo caso è di una donna di 53 anni della provincia di Buenos Aires che non molto tempo fa aveva realizzato un viaggio in Europa. Il 5 marzo ha manifestato i primi sintomi e sabato ha chiesto assistenza ad una istituzione pubblica. Il secondo riguarda un uomo di 71 anni, che risiede a Parma, in Italia, e che si è sentito male nella capitale il giorno stesso del suo arrivo, il 5 marzo. Infine un uomo di 34 anni, che si era recato a Boston, negli Stati Uniti per un evento annullato, è ritornato a Buenos Aires, dove risiede, e si è sentito male. E’ il primo caso in Argentina di un contagiato proveniente dagli Usa, che è attualmente ricoverato nella Clinica Otamendi.

In Usa il senatore Ted Cruz in quarantena – Il senatore repubblicano americano Ted Cruz si mette in quarantena dopo aver avuto contatti con una persona risultata positiva al coronavirus. “Non ho sintomi, mi sento bene”, dice il senatore texano spiegando di aver deciso di mettersi in quarantena per precauzione. Cruz è venuto a contatto, tramite una breve conversazione e una stretta di mano, con una persona positiva durante la conferenza Cpac, che si è tenuta dieci giorni fa e a cui hanno partecipato anche il presidente Donald Trump e il vice Mike Pence.

Primi 2 casi in Albania, tornati da Italia – Primi due casi di coronavirus anche in Albania. Lo ha reso noto il ministero albanese della Sanità. Si tratta di padre e figlio rientrati da un viaggio a Firenze, i quali sono risultati “positivi al Covid-19”. Il loro stato di salute sembra essere “stabile e senza complicazioni”, ha riferito il ministero in un comunIcato diffuso dopo mezzanotte. L’Albania ha sospeso, fino al prossimo 3 aprile, i voli che collegano il paese con il nord Italia e tutte le zone rosse sul territorio italiano, ha reso noto il premier Edi Rama dopo che nella notte sono stati confermati i primi due casi di coronavirus, padre e figlio rientrati da Firenze. Sono almeno 8 le destinazioni italiane, tra quelle incluse nella mappa delle zone rosse, con le quali ci sono frequenti collegamenti aerei. Tutte le persone provenienti da quelle aeree dell’Italia sono obbligate all’auto isolamento.

Contagi in Germania sfondano quota mille – Sforano quota mille e salgono a 1.112 i casi positivi di Coronavirus in Germania. Lo rende noto il ministero della Salute, il cui bollettino era fermo ieri a 902 positivi. Resta particolarmente colpito il distretto di Heinsberg, nel Nordreno-Vestfalia, con 484 casi, e sale vistosamente anche il bilancio della Baviera con 256 contagi. Segue il Baden- Wuerttemberg con 199. a Belrino i positivi registrati sono 40.

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