“In un’emergenza sanitaria di queste proporzioni l’informazione è un indispensabile servizio ai cittadini, ma essa stessa è una parte della strategia di contrasto del virus. La responsabilità di non sbagliare cura ricade su tutti: sul cittadino che sceglie come deve informarsi e sul sistema dell’informazione che deve riuscire ad affermare la sua autorevolezza”. Così il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, in un’intervista con l’ANSA. “E’ per questa ragione – prosegue – che abbiamo ritenuto che tutta l’attività della filiera editoriale fosse da considerare non oggetto delle restrizioni, perché i centri stampa e i giornalisti continuassero a svolgere la propria attività con la necessaria prudenza e le edicole rimanessero aperte, nel rispetto delle distanze, come presidio dell’informazione”.
“L’Italia – sottolinea – è sempre uscita dalle crisi peggiori dando le prove più belle di sè quando ognuno, dai singoli cittadini alle alte cariche dello stato, ha saputo mettere sopra ogni cosa l’interesse nazionale. Chiediamo anche un ruolo forte dell’Europa che deve fare la propria parte. L’auspicio è che in questa nuova e comune emergenza l’Europa torni a pensare e ad agire in grande”.
“La lotta al coronavirus – afferma ancora – va immaginata con tante task force che scendono in campo. Lo stato e le regioni che devono essere la catena di comando, chi è in prima linea che non finiremo mai di ringraziare, come medici, esperti e farmacisti, l’informazione e tutti i cittadini che devono assumere comportamenti responsabili. Tutti uniti possiamo farcela”.