Coronavirus, In Italia 23.073 malati, incremento di 2.470 casi

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Sono complessivamente  23.073 i malati di coronavirus (al netto delle vittime e dei guariti), con un incremento rispetto a domenica di 2.470 casi, ieri l’aumento era stato di 2.853. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 27.980. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Dei 27.980 malati complessivi, 11.025 sono poi ricoverati con sintomi e 10.197 sono quelli in isolamento domiciliare. Le persone guarite sono 2.749, 414 in più di ieri. “414 guariti, più di ieri, e 2470 nuovi positivi, meno di ieri, anche se mancano dati Puglia e provincia autonoma di Trento. Ma come vedete anche dai dati della Lombardia il trend è in ribasso, registriamo questo dato”. Lo ha detto il commissario della Protezione civile durante la conferenza stampa.

Superate le 2mila vittime del coronavirus in Italia. Sono complessivamente 2.158 i decessi, con un incremento rispetto a domenica di 349. Domenica l’aumento quotidiano era stato invece di 368. 1.851 i malati ricoverati in terapia intensiva, 179 in più rispetto a ieri. Di questi 823 sono in Lombardia.

La situazione in Lombardia. In Lombardia ci sono 14.649 positivi al coronavirus e 1.420 decessi, 202 in più rispetto a ieri: lo ha detto l’assessore regionale al Welfare Giulio Galler, spiegando che i “dati sono un po’ scomposti, alcuni crescono molto, altri meno”. I positivi sono 1.377 in più, “un dato inferiore a quello di ieri, in linea con quello degli altri giorni”, mentre il dato dei ricoverati “è molto alto, sono 1.273 in più di ieri”. In terapia intensiva sono ricoverate 823 persone, 66 in più rispetto a ieri”.

Iniziano a “scarseggiare le scorte di mascherine a più alta protezione, utilizzate in particolar modo nelle Terapie intensive, ed in Lombardia le scorte basteranno ancora solo per un paio di giorni”. Lo afferma il presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi-Emac) Alessandro Vergallo, che ha scritto una lettera al presidente della Repubblica. “Si rischia – scrive – di paralizzare o rallentare l’efficacia dell’impegno nel tentativo di salvare il maggior numero di vite umane”.

L’appello video degli infermieri, stremati e in prima linea nonostante i rischi, in questa dura emergenza del coronavirus.

IL TESTO DELL’APPELLO DEGLI INFERMIERI
“Non c’è più tempo. Non abbiamo più posti letto dove ricoverare le persone – dice una voce fuori campo nel video appello degli infermieri -, siamo costretti a riutilizzare i dispositivi di protezione individuale, perché scarseggiano, e in molte realtà quelli disponibili non sono idonei. Siamo in pericolo costante, sappiamo di rischiare ogni giorno il contagio oltre a vivere la paura costante di portare il virus nelle nostre case. Non c’è più neanche il tempo per piangere, se non al termine dei lunghi turni massacranti. Vediamo una morte che non ha la dignità di essere celebrata. Persone lontane dai loro affetti. Siamo provati, siamo pochi, in ospedale e sul territorio. Andiamo nelle case delle persone come soldati al fronte, senza protezioni, in un territorio che non riesce ad accogliere le enormi richieste di cura. Siamo soli. Se non freniamo questa valanga pagheremo il più grande tributo: il fallimento dell’intero sistema e di ogni cosa per la quale ha senso vivere. Abbiamo bisogno di ospedali, di personale. Subito. Ora. Non domani. Abbiamo bisogno di professionisti qualificati, non riciclati, non gettati al fronte come pedine. Abbiamo bisogno anche di voi cari cittadini. Chiudetevi in casa. Ogni uscita apre la porta al virus. Non possiamo più permettercelo. Non c’è più tempo”. Federazione italiana Ordini professioni infermieristiche

Sono arrivate a 1.809 le vittime del coronavirus in Italia. In un solo giorno c’è stato un aumento di 368 morti. Sabato l’aumento era stato di 175. Sono 2.335 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il virus, 369 in più di ieri. Superati i 20 mila malati. La situazione resta complicata in Lombardia: solo ieri vi sono stati 252 nuovi decessi per coronavirus, una cifra mai raggiunta finora in regione in una singola giornata. Il Papa a piedi è andato andare a pregare in due chiese di Roma.

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