Coronavirus, Europa brillante, Milano +2,2%. Fed in campo, vola Wall Street

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Chiusura in rialzo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,23% a 15.314 punti.

Chiusura brillante per le principali borse europee. La migliore è stata Madrid (+5,97%% a 6.471 punti), seguita da Parigi (+2,84% a 3.991 punti), Londra (+2,79% a 5.294 punti) e Francoforte (+2% a 8.917 punti).

E’ il settore delle telecomunicazioni quello favorito in Borsa nel rimbalzo dei listini europei. Un rally sulla scia di Wall Street all’indomani di un vero e proprio crollo per l’avanzata del coronavirus in tutti i continenti. Grazie al massiccio ricorso al telelavoro da parte delle aziende in Europa, l’indice di settore ha guadagnato oltre il 10% con rialzi a due cifre per la belga Proximus (+20,99%, la francese Iliad (+19,28%), la spagnola Telefonica (+17,8%) e l’olandese Koninklijke (+15,8%). In Piazza Affari gli acquisti si sono concentrati su Tim (+11,27% a 0,32 euro), che non è comunque riuscita a riportarsi sui livelli di due giorni fa, quando valeva 0,335 euro.

Wall Street in volata. Il Dow Jones sale del 5,70% a 21.343,97 punti, il Nasdaq avanza del 7,12% a 7.398,53 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un rialzo del 6,88% a 2.550,37 punti. A spingere è la Fed e il piano di stimoli all’economia a cui sta lavorando l’amministrazione Trump: un piano da 850 miliardi di dollari che include l’invio diretto di assegni agli americani. Illustrando il piano Steven Mnuchin ha anche rassicurato: i mercati resteranno aperti, anche se non si può escludere una riduzione delle ore di trading.

L’economia si riprenderà rapidamente: lo ha detto Donald Trump in un briefing alla Casa Bianca della task force Usa contro il coronavirus.

La Fed in campo a sostegno delle imprese. La banca centrale riapre la commercial paper funding facility, usata già in passato per rispondere alle difficoltà delle società nel raccogliere fondi sul mercato dei commercial paper. Il Tesoro americano fornirà alla Fed 10 miliardi di dollari come garanzia. La nuova facility resterà aperta fino al marzo 2021 e consente alla Fed di intervenire sul mercato dei prestiti a breve delle imprese.

Le banche europee hanno attinto 109 miliardi di euro nella prima asta Ltro, le operazioni di rifinanziamento a lungo termine aggiuntive varate la scorsa settimana dalla Bce, nell’ambito delle misure dispiegate per fronteggiare l’emergenza coronavirus, “allo scopo di fornire immediata liquidità a supporto del sistema finanziario dell’area euro”. I prestiti Ltro sono una misura ponte varata dalla Bce per assicurare liquidità alle banche in attesa che a giugno scattino i nuovi prestiti Tltro III.

Seconda giornata di acquisti particolarmente ‘pesanti’ da parte della Bce sui Btp per tenere a bada lo spread. Fonti di mercato riferiscono all’ANSA che “già da poco dopo le otto di mattina continuano a fare acquisti a botte di 50 milioni di euro”.

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